Notiziario sindacale n.33

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SOMMARIO

  1. Accordo nazionale aperture straordinarie 2004 e volontari servizio civile: l’RdB non firma;
  2. Precari: si riparte con la mobilitazione.

1. L’RdB non ha firmato l’accordo nazionale relativo alle aperture straordinarie di pasqua, pasquetta, 1^ maggio e 15 agosto.

Questa O.S. si batte per riportare all’ordinarietà la progettazione nazionale e locale, ossia all’interno delle 36 ore lavorative, evitando di incentivare i lavoratori a prestare servizio nei giorni di festa e in giornate storicamente dedicate alla pausa lavorativa e alla lotta come il primo maggio.

Si tratta di progetti che ripropongono l’effetto “vetrina Beni Culturali” introducendo criteri di flessibilità per i lavoratori.

La RdB ha criticato in sede di trattativa nazionale i progetti delle aperture straordinarie distinguendosi dal coro unanime rappresentato dall’amministrazione e dagli altri sindacati che hanno approvato una operazione di facciata che elargisce quote di salario accessorio ad alcuni lavoratori per prestazioni extra, in giorni, come il 1° maggio, storicamente dedicati alla festa, alla lotta e al non lavoro.

Giornata del 1° maggio che invece quest’anno, del resto come gli altri anni, la RdB invita a festeggiare con la mobilitazione, partecipando alla grande manifestazione nazionale di Milano “Contro il precariato” a cui stiamo lavorando per farla diventare l’appuntamento alternativo e  di lotta dei precari, disoccupati, non garantiti ecc.

Per la RdB è inaccettabile la scelta del Ministero, avallata dai sindacati concertativi firmatari dell’accordo, di annullare la storica giornata del 1° maggio giustificandola con argomenti a favore dell’utenza, spingendo parte del personale a lavorare.

Inoltre va sottolineato come, ogni anno, la firma a questi progetti viene sovente utilizzata come contropartita dai sindacati concertativi Cgil, Cisl, Uil per ottenere (o dire di aver ottenuto) delle cose favorevoli per i lavoratori: puntualmente però fanno marcia indietro e firmano gli accordi senza ottenere nulla in cambio!!

La vertenza dei precari ne è l’esempio più clamoroso: sembrava fossero partiti, anni or sono, con intenzioni “bellicose” ed ogni volta la sacrificano per “senso di responsabilità”!!

La RdB ritiene che le condizioni generali dei lavoratori dei Beni Culturali stiano velocemente peggiorando: una riqualificazione selettiva e per pochi, nata da un pessimo accordo che, ricordiamo, non abbiamo firmato, e proseguita in modo confuso, lento e mortificante per i candidati, in alcuni casi bocciati quando tutti, secondo la RdB, dovrebbero avere il giusto riconoscimento per un passaggio di livello;

una politica per i beni culturali che ha come scopo quello di “far cassa” e sta spingendo l’intero settore verso una scellerata privatizzazione che riguarderà anche i lavoratori (vedi il caso “pilota” del Museo Egizio di Torino);

la mancanza di una soluzione per i precari, oggi più che mai appesi ad un filo;

la “questione salariale” che ormai allarma tutti e che dovrebbe essere affrontata a livello generale evitando la distribuzione di emolumenti accessori legati a prestazioni del dipendente: 14° mensilità! Ecco la parola d’ordine che bisogna scrivere su ogni manifesto, ripetere in ogni contrattazione, diffondere tra i colleghi.

E’ stato firmato, inoltre, l’accordo sui volontari del servizio civile che legalizza lo sfruttamento di queste figure atipiche nel nostro Ministero.

Sia l’accordo sulle aperture e sia quello sui volontari del servizio civile viene allegato al presente Notiziario Sindacale.


2. Precari.

Riparte la mobilitazione dei precari dei beni culturali che non ci stanno di fronte alla solita operazione di facciata che si regge, in molti casi, grazie alla presenza dei lavoratori “giubilari” e Atm che garantiscono la fruizione al pubblico di molti Musei, Gallerie ecc.

Prende corpo la proposta di una riunione cittadina dei precari della capitale da tenersi nei prossimi giorni. Invitiamo i precari delle altre regioni a fare altrettanto.

Costruiamo un momento di lotta nazionale a sostegno della vertenza precari, per la definitiva assunzione.