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Valutazione individuale. Risultati referendum. Lettera al Presidente Corte dei Conti

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Al Presidente
della Corte dei conti
Prof. Francesco Staderini
SEDE

Al Segretario Generale
della Corte dei conti
SEDE

Al Dirigente generale
dell’Ufficio Gestione Risorse Umane
Dott. Italo Guarente
SEDE

A tutte le OO.SS.
Loro sedi



Oggetto:
Utilizzo del Fondo Unico di Amministrazione. REFERENDUM tra i lavoratori della Corte dei conti.

Egregio Presidente, Egregio Segretario Generale

La scrivente O.S. intende sottoporre alla Vs. attenzione alcune considerazioni e perplessità circa l’Utilizzo del Fondo Unico di Amministrazione nel nostro Istituto.

Premesso che
Il CCNL 1998-01 disciplina all’art. 32 l’utilizzo del FUA (Fondo Unico di Amministrazione)
Buona parte delle somme che vanno a costituire il fondo derivano da quote di aumenti contrattuali per recupero inflattivo, di tutto il personale, che non vanno direttamente in busta paga ma nel Fondo stesso
Tra le destinazioni previste dall’art. 32 figurano compensi per remunerare specifiche posizioni o mansioni gravose e/o rischiose
Nell’Accordo sulla individuazione di dette posizioni e delle relative indennità (Contratto Collettivo Decentrato 23.10.98) furono individuate le seguenti tipologie:
indennità turnazione, i. lavori disagiati, i. mansioni disagiate essenziali, i. lavoro particolarmente disagiato, i. video, i. sportello, i. pronto intervento, i. direzione, i. funzionario delegato, i. anticamera.
Nell’anno 2004 la indennità video è stata soppressa (CCNI 2002-05) senza una motivazione
Tra le varie posizioni disagiate o a rischio l’attività svolta al computer è quella con inequivocabile fondamento normativo circa i rischi connessi (sono previste visite specialistiche periodiche obbligatorie per chi lavora al PC, mentre non lo sono non per altre tipologie di lavoro)
Tali visite obbligatorie costituiscono, anche dal punto di vista economico, una parte consistente delle spese collegate alla legge 626/94, essendo oggetto di specifica attribuzione per il Medico Competente
Detta indennità veniva corrisposta a circa 1620 unità che attualmente non percepiscono alcuna indennità
La somma di 900.000 euro, derivante dalla soppressione di detta indennità, è stata nell’anno 2004 destinata a remunerare la voce “premi individuali”, che nell’anno precedente non era inserita tra le destinazioni del FUA, (pur se prevista dal contratto 1998-01 come destinazione possibile)
Nel 2004 detta somma non è stata ancora assegnata ai “meritevoli” per difficoltà connesse alla mancanza di criteri oggettivi (carichi di lavoro, mansioni formalmente attribuite ecc..)

Riportiamo le seguenti considerazioni:

La normativa di tipo “premiale”, finalizzata ad incentivare la produttività, individuale e collettiva, non può dare i predetti risultati se non si basa sulla trasparenza delle assegnazioni e delle motivazioni che ne stanno alla base
Solo detta trasparenza è in grado di produrre quell’ effetto di tipo emulativo nei confronti dei più “meritevoli”
La trasparenza nelle assegnazioni e segnalazioni non è assicurata dall’Amministrazione che sistematicamente nega l’accesso a questo tipo di informazione (vedi richieste inevase di informativa in merito)
La individuazione dei meritevoli non si basa su criteri oggettivi verificabili, per di più in assenza di indicatori di efficacia, efficienza ed economicità sull’attività dei singoli Uffici
Alla luce della mancata oggettività delle motivazioni, della mancata trasparenza, della massima discrezionalità attribuita ai dirigenti e delle prevedibili esclusioni, a volte proprio dei “meritevoli”, l’assegnazione del premio individuale ha comportato notevoli difficoltà di applicazione, scontento tra il personale che porta inevitabilmente a produrre l’effetto contrario a quello auspicato, vale a dire che i più meritevoli, non vedendosi riconosciuti i propri sforzi, si applicano sempre meno nel proprio lavoro
La mancanza di criteri oggettivi ai fini della valutazione e quindi l’utilizzo dei vari “premi” con base discrezionale (posizioni organizzative premio individuale) comporta anche una inevitabile “degenerazione relazionale” tra Dirigenti e sottoposti, laddove il proprio salario sostanziale viene determinato per i dipendenti, non tanto dal Contratto Collettivo Nazionale, ma da una serie di circostanze, spesso collegate ad umori, relazioni positive o negative, simpatie, dissidi, incompetenza o altro. In ultima analisi questi meccanismi possono facilmente attivare rapporti di tipo clientelare, con inevitabile scadimento delle corrette relazioni lavorative e dell’efficienza degli Uffici; tale terreno comporta inoltre una conflittualità tra i lavoratori, per assicurarsi in definitiva una parte di SALARIO ( pensionabile), conflittualità che va a ledere il principio di collaborazione e condivisione del lavoro che è basilare ai fini dell’efficienza e dell’efficacia.

L’introduzione del premio individuale si collega, in maniera indiretta, con una rinuncia da parte del Dirigente, all’utilizzo delle proprie capacità e competenze ai fini della valorizzazione delle risorse umane, facendo affidamento su meri compensi salariali, tra l’altro presi da un Fondo di tutti i dipendenti
Sarebbe infine auspicabile che detti premi arrivassero a coprire l’intero organico degli Uffici, derivandone da questo che il Dirigente ha avuto la capacità di individuare i modi per valorizzare appieno tutte le “risorse umane”, come è sua competenza. Indirettamente questo indicatore darebbe anche una valutazione del Dirigente.
Alla luce delle considerazioni in premessa, delle difficoltà di applicazione che la stessa Amministrazione evidenzia nella Circolarela n.57/2005, nonché dei risvolti negativi tra il personale verificatisi negli ultimi mesi già nella fase di segnalazione dei “meritevoli”, la RdB Corte dei conti ha inteso interpellare anche il personale circa l’impatto che detto istituto ha avuto sulla nostra realtà lavorativa e sulla incentivazione della produttività negli Uffici.

Con un notevole sforzo organizzativo la nostra O.S. ha organizzato un REFERENDUM tra il personale, tramite la scheda allegata alla presente.

La consultazione è ancora in corso, ma i risultati sono inequivocabili:
la quasi totalità del personale ha respinto l’introduzione di detto istituto, ed ha sostenuto la proposta di utilizzare le somme destinate al premio individuale, ben 900.000 euro nel 2004, per remunerare le situazioni di rischio o gravose, attualmente non riconosciute.
Inviamo alle SS.VV. i risultati del Referendum, certi che susciteranno la vostra attenzione e interessamento, e che avranno un peso nelle trattative in corso in questi giorni, proprio sulle destinazioni da concordare per il Fondo 2005.

Saluti cordiali,

Roma, 22 giugno 2005 RdB/PI Corte dei conti
Dott.ssa Giuseppina Micucci


Corte dei conti
REFERENDUM PROPOSITIVO

Organizzato dalla RdB Cdc tra i lavoratori in servizio

RISULTATI PARZIALI

Votanti voti SI voti NO

SEDE CENTRALE 578 11
(Roma)

PALERMO 76 ---

CATANZARO 39 ---

CAGLIARI 68 ---

PERUGIA 32 ---

CAMPOBASSO 18 1

FIRENZE 13 1

VENEZIA 28 ----

MILANO 36 ----

TORINO 23 ----

TOTALE 911 13

* tutte le schede, firmate dai votanti stessi, sono disponibili a semplice richiesta
** per le ultime tre sedi è disponibile l’elenco dei votanti

 

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