I colleghi meritevoli quanto gli
altri, ma esclusi nella liquidazione, ci telefonano
esponendoci delusione, rammarico, rabbia ….. DEMOTIVAZIONE
verso l’impegno futuro da profondere nel lavoro
QUELLO CHE LA RdB TEMEVA, si e’
verificato
PER QUESTO MOTIVO A SUO TEMPO
CERCAMMO IN TUTTI I MODI DI EVITARE L’ISTITUZIONE DEL PREMIO
insieme a voi, però siamo
riusciti a centrare l’obiettivo più importante e difficile:
ridurre LE SOMME destinate al
PREMIO INDIVIDUALE
da € 900.000,00 (importo 2004) a
€ 100.000,00 per il 2005
SOMME, CHE ricordiamocelo, sono
PRESE DAL Fondo Unico di Amministrazione, quindi DALLE TASCHE
di TUTTI NOI, e che, oltretutto
SONO PENSIONABILI.
COMPRENDIAMO
LA DELUSIONE DEI COLLEGHI, ma CI AUGURIAMO CHE ALMENO SIANO
STATI TRA I FIRMATARI DEL REFERENDUM DA NOI PROPOSTO, E CHE
NON DEBBANO PIANGERE LACRIME DI COCCODRILLO:
RISULTATI
REFERENDUM
911 voti, a FAVORE
dell’abolizione del premio
11 CONTRARI
Risultato di cui le OO.SS.
firmatarie di quel pessimo Accordo, oltre che
l’Amministrazione, hanno dovuto prendere atto.
La RdB e tanti di voi lo avevano
capito. Diversamente anche nel 2005 ci avrebbero sottratto
ulteriori ingenti risorse da destinare al premio.
NESSUNO CREDE PIU’
AL FATTO CHE LE RISORSE “PREMIALI” VADANO ESCLUSIVAMENTE A CHI
MERITA.
COSI’ NON
E’!!!
UNA PARTE DEI
DESTINATARI DEL PREMIO è SICURAMENTE MERITEVOLE
MA, PURTROPPO,
TANTI DI QUESTI NON LO SONO
E PROPRIO LORO RITROVIAMO IN
TUTTI i prospetti di liquidazione: dei PREMI INDIVIDUALI,
delle INDENNITA’ (agli importi alti, chiaramente), delle
POSIZIONI ORGANIZZATIVE, degli STRAORDINARI, e via dicendo.
Migliaia di euro in più in busta
paga !
Non accettiamo più questa
distribuzione discrezionale delle risorse
Con il prossimo Fondo miriamo
ad azzerare gli emolumenti discrezionali, andando VERSO
UNA REALE QUATTORDICESIMA (almeno di fatto, se non di diritto)
SE VOI, IL PERSONALE, LO VUOLE SI
PUÒ FARE !
Noi, come sindacato, diciamo a coloro che banalizzano la
nostra posizione con il “dare tutto a tutti” definendola
demagogica e poco premiante per chi lavora, che non è
affatto così:
è esattamente il contrario:
COME CI TESTIMONIANO CENTINAIA DI COLLEGHI CHE SI IMPEGNANO
SUL LAVORO MA NON VEDONO UNA LIRA !
E’ormai chiaro che se prima tutti beneficiavano di tutto,
tra cui certamente, anche i nullafacenti e/o gli
“sponsorizzati”, il paradosso attuale, innescato da premi e
premietti è che gli incentivi vanno sicuramente agli
sponsorizzati, a seguire troveremo qualche meritevole
(laddove il Dirigente è capace e responsabile) ma vengono
esclusi tutti, proprio tutti quelli che lavorano e
che non vogliono chiedere o non hanno un Dirigente serio.
Anche perché non essendo fissati né carichi di lavoro né
criteri oggettivi, la corresponsione di questi premi si
affida in massima parte soltanto a criteri discrezionali.
A tutti i colleghi delusi:
1. I
reclami vanno fatti ai firmatari dell’Accordo che nel 2004
introdusse il premio, cgil-cisl-uil-snaco-flp-cisal, previsto
sì dal Contratto 1998 ma SOLO come possibilità e NON come
OBBLIGO
Per poterlo imporre queste OO.SS.
hanno escluso la RdB dal tavolo delle trattative (luglio 2004)
2. Regola
d’oro:
ricordiamoci che se diamo ai Dirigenti uno strumento
discrezionale questi poi… lo usano !
Quindi RIFIUTIAMO o limitiamo tutto ciò che è discrezionale, e
che va ad incidere sul nostro salario e sulle nostre pensioni.
Molto semplicemente, e senza voler offendere alcuno, sono di
là da venire Dirigenti obiettivi e capaci.
E
soprattutto, se si vuole premiare qualcuno, lo si faccia con
somme stanziate ad hoc e non sottratte al restante personale.
Chi
tra di Voi ha firmato il Referendum può comunque andare
orgoglioso di aver sostenuto con lungimiranza questa
battaglia, senza aspettare di esserne direttamente danneggiato
3.
Ancora più
importante:
Prepariamoci alla battaglia sul Fondo unico 2006:
Conserviamo la memoria delle cose e dei fatti. Non facciamoci
raggirare con discorsi vuoti sui “migliori”, sui
“meritevoli”, ecc…
Il personale è stufo di passare
per nullafacente,
Il
personale che lavora è tanto,
è qui, e vuole tutti i riconoscimenti economici (e non) che
gli spettano.
Questa volta vogliamo andare
verso una reale “quattordicesima”
(almeno di
fatto, se non di diritto)
4.
Ora, comunque, pretendiamo
di conoscere i nominativi degli assegnatari del premio
individuale 2004, ed invitiamo tutti i colleghi esclusi a
chiedere ai rispettivi Direttori di motivare oggettivamente e
dettagliatamente le motivazioni della loro esclusione.
La storia e
la memoria
Vi alleghiamo la scheda del
Referendum che ci ha permesso la riduzione dei premi per il
2005, ci deve servire come stimolo per la prossima battaglia
sul Fondo Unico 2006
sul Fondo
Unico di Amministrazione 2004
DEL PERSONALE DELLA CORTE DEI
CONTI
SCHEDA DI VOTAZIONE
Considerato che:
-
nel FUA 2004 sono confluiti € 1.296.640, in buona parte
derivanti dagli aumenti contrattuali nazionali 2002-03,
-
parte di detta somma è stata destinata, con il CCNI 2002-05,
a premi individuali per la somma di € 900.000 e a nuove
Posizioni Organizzative (70 circa) per la somma di €
126.000, in assenza di parametri oggettivi sul merito,
-
una parte di personale non ha mai percepito alcuna indennità
ex art. 32 CCNL 1998-01 fino al 2003, pur trovandosi nelle
condizioni di diritto, e n. 1620 unità di personale dal
2004 non percepiranno più alcuna indennità, pur trovandosi
nelle condizioni di diritto (Indennità video ex Contratto
Collettivo Decentrato del 23.10.98)
PROPONGO
di
destinare l’intero aumento confluito nel FUA, di
€ 1.296.640,00
-
alla remunerazione delle indennità ex art. 32 CCNL 1998-01
(€ 600 pro-capite annui)
per TUTTO il
personale
-
all’aumento dell’importo pro-capite del Premio per la
produttività collettiva
(+ € 378.00 ) da aggiungersi alla media percepita
dal personale nel 2003 (di
€
850.00 annui pro-capite),
al
fine di raggiungere la somma di
€ 1.828.00 annui
da destinare a TUTTO
il personale come salario accessorio base,
anche come riconoscimento della maggiore produttività
conseguita, del blocco del turn-over, (blocco delle assunzioni
nella PA), dei ritardi e blocchi nelle riqualificazioni
professionali, nonché dell’adattamento continuo alle modifiche
sull’organizzazione del lavoro.
SI
NO
Tracciare la
croce sulla risposta prescelta
SE IL PERSONALE C’E’, SI PUO’
FARE
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