Nella
riunione tenutasi il 16 novembre 2005, con la consueta
tempestività, l’amministrazione ha proposto alle
organizzazioni sindacali l’accordo sul FUA 2005, prevedendo la
ripartizione della quota per l’incentivazione della
produttività a livello nazionale, senza contrattazione
di fondi di sede, a causa della mancata rielezione delle
RSU. La RdB ha proposto, coerentemente con le proprie
posizioni, ormai storicamente consolidate, tre modifiche
all’accordo, da attuare indipendentemente (al contrario di
quanto richiesto da altre OO.SS.) dall’esito della vicenda
delle RSU:
1)
Determinazione di una quota del FUA da assegnare a tutti i
dipendenti in servizio nel 2005 che non hanno beneficiato
dei processi di riqualificazione o di posizioni super,
indipendentemente dalla loro partecipazione a tali
processi, in ossequio al principio di garantire una
progressione economica a tutti, separata da una dovuta,
seria e continua formazione professionale, giacché
affitto, frutta, verdura e tasse (checché ne dica il governo)
aumentano per tutti;
2)
Determinazione e liquidazione, in un tentativo di mediazione
con l’Amministrazione, delle posizioni organizzative (che, è
opportuno ricordare, vengono pagate a pochi con una quota
prelevata dal FUA di tutti e sempre osteggiate dalla scrivente
O.S.) limitatamente a quei dipendenti con funzioni di
effettiva direzione o vicariato di uffici, documentate con
ordini di servizio di data certa e per il solo
periodo di svolgimento di tali funzioni;
3)
Liquidazione anticipata (si fa per dire, visto che siamo alla
fine dell’anno) e immediata di una quota fissa di 500 euro
oppure di un 50% stimabile sull’importo previsto, salvo
conguaglio in base ai dati degli uffici, allo scopo di evitare
che il FUA 2005 sia pagato, come ormai è prassi consolidata,
alla fine dell’anno successivo a causa di fenomeni burocratici
che ai lavoratori restano inspiegabili e che comunque non li
aiutano a dilazionare con altrettanta calma i pagamenti di
beni e servizi necessari alla loro sussistenza.
Tutte le
proposte della RdB sono state respinte:
anche in considerazione dell’inaccettabile ritardo, nonché
dell’ennesimo rinvio della stipula dell’accordo, la RdB ha
sottolineato l’urgenza della conclusione dell’accordo e non ha
ritenuto di sottoscrivere una preintesa che non recepisce le
proposte sopra indicate, rinviando la stipula definitiva.
Nella stessa
riunione è stata richiesta dall’amministrazione alle OO.SS.
l’approvazione di una tabella di equiparazione tra i personale
proveniente dall’ex Azienda per i servizi telefonici di stato
e quello del nostro Ministero: tale proposta, che sovrappone
le qualifiche delle due amministrazioni, non tiene conto né
della normativa intervenuta dopo la soppressione della ex ASST,
né delle specificità dei relativi profili professionali: viene
presentata alle OO.SS: solo oggi, a conseguenza di una
decisione giudiziaria che ne intima l’emanazione; la RdB non
la ritiene legittima e non accetta di essere partecipe di un
accordo di tale rilevanza senza che vi siano recepiti tutti i
numerosi elementi di variazione, dovuti alle complesse
valutazioni (che investono numerose qualifiche) richieste
dall’accordo stesso.
Roma 16
novembre 2005
COORDINAMENTO NAZIONALE R.d.B./CUB
- Renato SCIORTINO - Pasquale AIELLO - Massimo MANCINI – Maria
VOLPE RINALDI
17 NOV. 2005 - ULTIM’ORA: il
Governo, rappresentato dal Vice Ministro Tassone, alle ore
17.30, ha ritirato (per l’assenza in aula dei deputati
della stessa maggioranza) il provvedimento, in discussione
al Senato, sulla patente a punti nel quale era contenuto
l’emendamento destinato a finanziare
l’equiparazione delle indennità
d’Amministrazione, i passaggi tra le aree ed il funzionamento
del C.E.D. della M.C.T.C. |