E’
veramente penoso assistere all’umiliante spettacolo messo in
scena da chi nega evidenza dei fatti e ben tre sentenze della
magistratura del lavoro che danno ragione alle RdB (è per
questo che l’amministrazione procede alle elezioni, non per
benevolenza nei confronti di una sigla sindacale per molti
scomoda ma perché obbligata dal giudice) per scaricare la
responsabilità di NON volere la rappresentanza “vera e
democratica” dei lavoratori con la costituzione delle RSU su
chi si batte per farle le elezioni e non per boicottarle.
Ancora di più, anche a livello personale, dispiace vedere
l’imbarazzo e l’impossibilità di giustificare questa presa di
posizione dei livelli nazionali in colleghi che sono persone
degne e che si sono battute per i diritti sindacali dei
lavoratori, costretti anch’essi a soggiacere ad interessi che
sono estranei ai reali problemi dei posti di lavoro. Come il
nostro SIIT infrastrutture che non sarebbe in grado di
applicare la rappresentanza a livello provinciale (con uffici
dove ci sono da 2 a 5 lavoratori) così come preteso da chi non
vuole la rappresentanza RSU a livello regionale.
Nell’ormai lontano luglio 2004 TUTTE e sottolineiamo
TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI del nostro ministero
sottoscrissero la mappatura delle RSU accettando il livello
regionale di rappresentanza.
Inspiegabilmente, quando si trattò di stabilire il calendario
delle elezioni 2004 (erano ormai i primi di ottobre e le
elezioni si dovevano svolgere a metà novembre), prima una
sigla e poi altre che si auto definiscono maggioritarie,
misero in discussione l’accordo firmato precedentemente e nei
tempi previsti dalle norme.
Non
si capì subito cosa fosse successo, ma di fronte alla
richiesta di cambiare l’accordo e portare la mappatura delle
sedi di RSU A LIVELLO PROVINCIALE, le RdB opposero un netto
rifiuto perché oggettivamente non si potevano gestire
relazioni sindacali a livello regionale con RSU di livello
provinciale (in quest’ultimo caso non si sarebbe saputo chi
avrebbe potuto rappresentare gli eletti dai lavoratori alle
contrattazioni essendo queste di livello regionale). Così
facendo, anche la magistratura del lavoro ha decretato per ben
tre volte, si sarebbe negato il diritto di rappresentanza
elettiva ai lavoratori, lasciando tutto in mano alle sole
sigle sindacali, uniche in questo caso titolate a sedere al
tavolo negoziale, così come avviene per il livello nazionale
di contrattazione dove non è prevista l’elezione e quindi la
partecipazione dell’RSU nazionale. In questo caso,
bisognerebbe capire che percentuale di rappresentanza possono
avere le sigle vista la bassissima percentuale di iscritti al
sindacato nel nostro ministero. E tutti gli altri?
E’
così chiaro che non è sicuramente l’amore per la democrazia
che ha fatto assumere questa posizione alla sigla sindacale
che per prima rinnegò l’accordo sottoscritto, ma solo ed
esclusivamente l’incapacità, a causa della sua stessa
organizzazione politico-territoriale, di riuscire a costituire
liste di livello regionale senza incorrere in sanguinose
battaglie per la supremazia di questa o di quella struttura
provinciale sulle altre.
Si
deve aggiungere anche che questo problema nasce per la
caratterista peculiare degli uffici periferici del SIIT
trasporti organizzati solo su base provinciale dove è sempre
stata forte la rappresentanza dei COBAS della motorizzazione
federati all’RdB. La scelta di non effettuare le elezioni è
strategica per non incorrere nel pericolo di vedersi
sorpassare nella rappresentanza dai famosi “corporativi
minoritari”.
Se
così non è, sfidiamo i lavoratori a dimostrare di aver capito
e di condividere, oltre che a spiegare a noi poveri ignoranti,
le ragioni del NON VOTO tanto richiesto. Forse le sentiremo il
3 aprile nelle assemblee che CGIL-CISL-UIL hanno indetto per
chiedervi, molto democraticamente, di non partecipare per far
mancare il quorum(50% +1 dei aventi diritto al voto per essere
valide).
Quindi, consci che l’ordine di scuderia impartito dall’alto,
di boicottare le elezioni in tutti i modi ha impedito di
rappresentare le varie posizioni sindacali e dopo aver tentato
di presentare una lista che benché unica cercasse di
rappresentare un po’ tutti (chiaramente non si è chiesto di
candidarsi agli iscritti ad altre organizzazioni per non
metterli nell’imbarazzo di fare cose di cui potrebbero
“pentirsi” in seguito), consapevoli però che è meglio una
democrazia zoppa piuttosto che nessuna democrazia, vi
chiediamo di valutare in tutta coscienza quale sia realmente
il vostro interesse. Se considerate che votare costituisca la
sola ed unica possibilità di democrazia sindacale nel poter
scegliere chi vi rappresenta e non rappresentati da un pinco
pallino qualsiasi calato dall’alto, andate a votare. Se invece
esercitare l’unico diritto democratico che ci riserva il posto
di lavoro per voi è un danno o una perdita personale, non
fatelo. L’importante è che lo facciate per vostra convinzione
e non perché qualcuno vi ha detto di non farlo. La vera
democrazia non ha mai fatto male a nessuno!!!
VIVA LA DEMOCRAZIA!!!
ABBASSO LA DITTATURA
(ANCHE SINDACALE)!!!
I
candidati RdB
Infrastrutture e Trasporti del Veneto |