Sottoscritto
il 28 settembre u.s. l’accordo sul Fondo ex FUA, che col
nuovo contratto ha mutato il nome in un impronunciabile FPSRUP,
ovvero il Fondo per le Politiche di Sviluppo
delle Risorse Umane e per la Produttività…
le novità rispetto agli anni precedenti sono diverse,
la prima, è che le RdB, per la prima volta, hanno deciso di
firmare l’accordo.
Molto da limare ma…
La
nostra sottoscrizione non significa condivisione assoluta
del contenuto dell’accordo. I punti di caduta non mancano
certo, e saremo pronti a rilevarli in sede di applicazione,
col fine di modificarlo per l’anno successivo.
Determinante
però è stato il fatto di trovarci di fronte ad un cambio
di politica aziendale, che va nella direzione tracciata
dalle RdB (verificate sulle nostre “antiche” piattaforme
contrattuali). Su tali proposte abbiamo registrato non solo un
ripensamento dell’Agenzia, ma anche la convergenza di altre
sigle sindacali, a dimostrazione che quando il “sindacato”
concorda sui contenuti e si muove unitariamente – questa
trattativa non si è svolta a tavoli separati – i
risultati si ottengono.
Continua la
stabilizzazione…
Elemento
essenziale è che, fatta salva la quota già stabilizzata col
contratto, con questo accordo si distribuisce a tutti, sotto
forma di salario di professionalità, il 47% del totale
residuo (15.695.000 euro) pari ad una ulteriore
stabilizzazione di quasi 1.500 euro lordi annui procapite.
Starà a noi tutti riuscire a portare questi soldi
definitivamente in busta paga come abbiamo già fatto con
oltre metà del “vecchio” FUA.
Valorizzazione
delle RSU e della trattativa locale
Un
altro punto dirimente è che, finalmente, l’accordo
nazionale non impone più lacci e laccetti alla trattativa
locale sul budget di sede, che sarà completamente gestito
localmente. Agli uffici saranno distribuiti circa 7 milioni di
euro (il 21% dell’importo complessivo), sarà la
contrattazione locale, assolutamente libera nella gestione
di tali fondi, a decidere se, e come, fissare indennità.
Produttività
di sede
E’
stato affermato il principio, a noi particolarmente caro, che
la produttività non può essere individuale. L’accordo
infatti prevede che 5.600.000 euro (17% del totale)
vadano distribuiti agli uffici sulla base della quota di
raggiungimento degli obiettivi e che, all’interno degli
uffici, questo importo sia distribuita a tutti, sulla base
di posizione economica e presenze.
Il
resto del Fondo, circa il 14%, si suddivide tra CABI e New
Business, con la novità che questi ultimi confluiscono a
tutti gli effetti nel Fondo, contribuendo per 6.500.000 alla
sua costituzione del fondo complessivo, mentre solo 1.500.000
vengono distribuiti, per la contrattazione locale, agli uffici
che hanno
effettivamente svolto il lavoro.
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