Negli
ultimi giorni abbiamo assistito ad una recrudescenza della
Campagna Elettorale per le Elezioni RSU. Sulla questione
del TFR, su cui siamo l’unico sindacato che sta
facendo qualcosa, abbiamo registrato un attacco feroce. In
particolar modo di CGIL e CISL. Attacco farcito di parole
pesanti… e che, con la scusa di chiarire il problema, cerca
di annebbiarlo ancora di più.
L’accusa
principale che ci viene mossa, argomentandola in vari modi, è
che creiamo, a fini elettorali, un problema dove non esiste.
Abbiamo
pensato a lungo se reagire… alla fine pensiamo che qualcosa
vada aggiunto proprio perché, come vedrete, non si tratta di
eleggere due o tre delegati in più o in meno, ma del futuro
di milioni di persone.
Pur
sorvolando sul carattere corporativo di alcune affermazioni,
in particolare della CGIL, l’accusa di lesa maestà in
particolar modo si basa sul fatto che la legge 243/2004 non è
immediatamente operativa e che termini e modo per esprimere il
proprio dissenso (altrimenti c’è il silenzio/assenso)
all’uso nei Fondi Pensione della liquidazione dovrà essere
esplicitato da decreti attuativi.
CHI
HA MAI DETTO IL CONTRARIO?
Quello che affermano le RdB, e qualora non fosse chiaro lo
ribadiamo, è che NOI siamo contrari all’utilizzo della
liquidazione per creare Fondi Pensioni Privati, siano essi
gestiti da finanziarie (fondi aperti) siano essi gestiti da
sindacati (fondi chiusi)… e abbiamo cercato di fornire a
tutti i nostri colleghi la possibilità di esprimersi e
discutere su questo prima che i buoi scappino dalla stalla,
ovvero prima che i decreti attuativi vengano emanati. Obiettivo
è condizionare l’attività del legislatore!
Ma
allora perché tanta recrudescenza?
E’
che, pur usando nobili argomentazioni, CGIL, CISL e UIL sono
d’accordo con l’utilizzo della liquidazione per creare
Fondi Pensione Privati… sia
nel caso, a loro più favorevole, di fondi chiusi, nei
quali sarebbero il gestore diretto di enormi masse monetarie,
circa 14 miliardi di euro annui nel solo Pubblico Impiego, sia
nel caso di fondi aperti essendo comunque proprietari
di alcune delle più diffuse assicurazioni sulla vita di
questo paese (Unipol-CGIL, Unionvita-CISL…)
TUTTO
TORNA.
1993.
il patto della concertazione (CGIL-CISL-UIL) ha fatto si che
per oltre dieci anni il potere d’acquisto dei salari
scendesse di oltre il 30% (ad essere teneri)…
1995.
la riforma Dini (appoggiata da CGIL-CISL-UIL) ha, di fatto,
quasi dimezzato le pensioni future
1996.
il pacchetto Treu (appoggiato da CGIL CISL UIL) ha introdotto
forme di lavoro precario mai viste e una forte decontribuzione,
creando un mondo del lavoro a due velocità e soprattutto i
presupposti per una crisi futura dell’INPS.
2004.
Ci raccontano che il “cattivo” Berlusconi, che al
confronto di quanto fatto da altri, sembrerebbe quasi un
“innocuo” bambinone che gioca con il Monopoli, ci ha
affamato e che l’unica alternativa per il nostro futuro
è quella di usare la nostra liquidazione per una
pensione integrativa…. e chi meglio di loro può fare i
nostri interessi? E…
se qualcuno mette in discussione questo parte la caccia
all’untore e le accuse di lesa maestà!
E’
proprio vero… il voto che darete la prossima settimana è
importantissimo. Mai come ora la decisione è a chi dare
fiducia… a chi ci ha condotti allo stato attuale o a chi sta
cercando di imboccare un’altra strada. Votate secondo
coscienza… perché chi è causa del suo mal…
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