| 
                   
                    
                  
                   Pochi 
                  giorni fa abbiamo udito un boato… tutti i sindacati, 
                  escluse la sole RdB, hanno sottoscritto a Palazzo Chigi, un 
                  accordo in cui, in cambio di nulla, accettano di discutere di
                  mobilità, taglio del personale, esaltazione 
                  della produttività, del concetto di merito e di 
                  valutazione individuale, traslazione del pagamento di 
                  quanto dovuto e revisione del 
                  sistema di contrattazione… 
                  
                  Una perdita 
                  di diritti secca, che, dal pubblico impiego, potrebbe 
                  tracimare a tutto il mondo del lavoro abbassando ancor 
                  più, il già basso livello di tutela dei diritti di chi lavora… 
                  
                  CGIL, CISL e 
                  UIL, due mesi prima, hanno indetto uno sciopero generale del 
                  Pubblico Impiego perché il Governo offriva 95 euro… molto meno 
                  di quell’8% che ritenevano irrinunciabile (per 
                  rispettare i già pessimi accordi di luglio ’93). Noi delle RdB
                  non avevamo fatto sciopero e qualcuno si era chiesto 
                  perché… la risposta è arrivata! 
                  
                  
                  L’accordo, infatti, con soli 3,75 euro in più, rispetto al 
                  allora, nasconde molto di più di quanto dicono le due 
                  paginette 
                  che lo compongono (anche se per chi sa leggere, già si capisce 
                  abbastanza)… ci sono molti non scritti, che però a Palazzo 
                  Chigi sono stati detti, ed anche molto chiaramente… 
                  
                  Potevano 
                  firmare due mesi fa… evitando a noi tutti la sceneggiata a 
                  puro uso e consumo delle elezioni amministrative, uno
                  sciopero e il pessimo spettacolo sindacale a cui 
                  abbiamo assistito… e a cui assistiamo... come non notare la 
                  lettera grottesca che qualcuno sta facendo circolare in 
                  cui si cerca di dimostrare che il 5,01% scritto sull’accordo è 
                  in realtà il 6,6%...  due più due fa 
                  cinque? 
                  
                  L’accordo 
                  di Palazzo Chigi va svelato pezzo per pezzo. 
                  
                  
                  Produttività, mobilità e valutazione individuale ne sono 
                  l’ossatura. 
                  
                  Come 
                  fidarsi ancora di quei sindacati che, nelle Agenzie e nei 
                  posti di lavoro, dicono di osteggiare queste materie, ma che, 
                  tutti, nessuno escluso, si sono messi diligentemente in coda 
                  per sottoscrivere l’accordo? 
                  
                  Per intanto 
                  la 
                  prima 
                  verità è che 
                  non c’è contratto, 
                  siamo solo di fronte ad un accordo che traccia linee guida,. 
                  Poi, ogni singolo comparto dovrà procedere alla 
                  contrattazione… come era accaduto con l’accordo del 4 febbraio 
                  2002. Ricordate? Le Agenzie Fiscali hanno poi sottoscritto il 
                  loro contratto, solo grazie a lotte serrate, 
                  ben 28 mesi dopo!!! 
                  
                  Siamo 
                  ancora LAVORATORI SENZA CONTRATTO! L’accordo di Palazzo Chigi 
                  dice solo che, se le cose non cambiano, quando lo avremo, sarà 
                  ben peggiore di quello attuale. 
                  
                  Ma, come 
                  dicemmo nel febbraio 2002, lotteremo fino alla firma del 
                  contratto… 
                  
                  iniziamo con 
                  un referendum sull’accordo, diamo al Governo (e ai 
                  sindacati che lo appoggiano) un segnale chiaro del nostro 
                  dissenso.  
                  
                  Contratti 
                  migliori di questo pessimo accordo sono possibili: 
                  la 
                  partita è aperta!  |