Con l’accordo del 30/11 sui
criteri di distribuzione del milione di euro previsto dall’art.8
punto 2.4 dell’accordo sul FPS 2004, si sono concluse, in un
colpo solo, una serie di vertenze, Genova su tutte, che, nel
2004, videro protagoniste alcune Dogane che vivevano, e vivono
tuttora, una particolare situazione di disagio.
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Con una mancia
si sono messe a tacere le
rivendicazioni di un malessere nato da anni di blocco
delle assunzioni, da una politica di gestione delle risorse
miope, quando non clientelare, e investimenti scarsi, se non
nulli. Una mancia
risolve i problemi dei doganali che vivono quelle realtà e non
ne compensa nemmeno il disagio.
E non è solo una questione di
scarsità del finanziamento.
Già nell’autunno del 2004 denunciammo che l’Agenzia non
aveva messo sul tavolo soldi freschi, nonostante altre
sigle sindacali affermassero il contrario.
Nel 2004, l’Agenzia ha avuto un
considerevole risparmio di spesa per la RSP. La clausola di
salvaguardia inserita nell’accordo prevede che i residui
vadano ad incrementare la voce “produttività”, ma l’Agenzia
non ce li mette e dà la mancia alle Dogane più disagiate. C’è
ancora da corrispondere il 52% dei 4/12 dell’Indennità di
professionalità del 2002, nel 2003 fu decurtato lo
stanziamento dello straordinario di 1.100.000 euro, nel 2004
mancano all’appello le economie sulla RSP. Sono cifre più o
meno tutte dello stesso importo che si tengono ballerine e con
cui ogni tanto si copre un buco e se ne apre un altro.
Chiudendo la
pendenza del punto 2.4 dell’art.8, si è pagata la conquista
delle lotte di alcuni lavoratori con i loro stessi soldi.
Le RdB lottano per una nuova
politica di distribuzione del reddito, per incrementare i
nostri salari, perché ci siano assunzioni, stabili e non
precarie, per riconquistare dignità, e regole democratiche e
trasparenti nei luoghi di lavoro a garanzia dei nostri
diritti. Non potevano
accettare questi giochetti… non potevano firmare quell’accordo.
Intanto, nelle stesse Regioni a
cui appartengono alcune delle Dogane inserite nella prima
fascia di disagio, vedi Calabria e Lombardia, si stringe la
cinghia sull’uso del mezzo proprio emettendo direttive che
prevedono, citando la Lombardia, “Se la stessa missione
viene effettuata contemporaneamente da più dipendenti, il
Direttore dell’ufficio dovrà limitare l’autorizzazione all’uso
di un solo mezzo di trasporto privato da utilizzarsi da parte
di tutti gli incaricati della missione”. (ACCATTATEVE ‘NU
FURGONE ndr)
In tal modo si aggiunge
l’incarico di tassista ai funzionari inviati in missione, sul
tipo dei “colletivos” latinoamericani… sarà per questo che a
Gioia Tauro e Malpensa è arrivata la prima mancia!!!!
DOBBIAMO FARE UN SALTO DI
QUALITA’… RIGETTARE L’IPOTESI CHE TUTTO SIA MONETIZZABILE ED
AFFERMARE CHE LA QUALITA’ DELLA VITA NON HA PREZZO. RIPARTIRE
DALLA NOSTRA DIGNITA’ E SOLO ALLORA POTREMO OTTENERE DIRITTI E
SALARIO. |