RdB Pubblico Impiego - AF - Oltre le colonne

Passati contratto (già nuovamente scaduto da oltre un anno) e bufera delle Elezioni RSU, proviamo a rilanciare oltre le colonne, obbligati, in un certo senso, proprio dagli eventi sindacali dell’ultimo anno. E’ sempre più necessario, infatti, spingere il dibattito e l’intervento sindacale ancora oltre. Se i comunicati continueranno ad essere elemento di informazione immediata, il bollettino oltre le colonne, rilanciando una vecchia formula, conterrà approfondimenti, su notizie generali e notizie locali (se vorrete inviarle in Redazione), iniziative, curiosità… A sintesi di questo lavoro di informazione resta il nostro sito internet (www.agenziefiscali.rdbcub.it) in cui, lo ricordiamo, è presente un Forum di discussione aperto a tutti e stiamo attivando un servizio di risposte normativo/sindacali.

“Le RdB hanno firmato il contratto”… la voce si era sparsa subito a gennaio scorso… taluni hanno pensato ad una sorta di garanzia… Altri, in alcuni casi in malafede, hanno pensato che le RdB avessero rinunciato alla loro natura!

Niente di più sbagliato. Il contratto Agenzie Fiscali, tra le mille storture che continuano ad esserci, e contro le quali continueremo a batterci, contiene un elemento chiave, il ribaltamento degli accordi di luglio 1993 che volevano alimentata la trattativa di secondo livello (salario accessorio) a discapito di quella di primo (busta paga). Per la prima volta dal 1993 un contratto nazionale recupera soldi dalla contrattazione integrativa e li porta in busta paga… Suonano ridicole le posizioni di chi (CGIL del Veneto in testa) che, dopo aver firmato per dieci anni esattamente l’opposto (fino al “trionfale” accordo del Febbraio 2002), afferma di aver sempre combattuto per questo. La firma delle RdB – e quelle successive sugli accordi FUA (FPS) Entrate e Territorio – è stata anche una risposta a chi cerca di circoscriverci dipingendoci come soggetti infantili che dicono sempre NO perché vogliono TUTTO SUBITO. Le ultime Elezioni RSU hanno consegnato un risultato che ad alcuni ha fatto venire l’orticaria, ma che noi auspicavamo e che, per molti versi, ci attendevamo: le RdB, nelle Agenzie Fiscali, sono l’unica forza sindacale, al di fuori della triade CGIL–CISL–UIL, che cresce… e lo fa in maniera sostanziale. TUTTO SUBITO è quello che chiedevamo, che chiediamo e che, state tranquilli, continueremo a chiedere… ma siamo anche in grado di capire che, stando sulle, e nelle, questioni, possiamo, ora che cominciamo ad avere numeri “interessanti”, dimostrare meglio le nostre teorie sindacali e ribaltare lo statu quo. Le RdB nelle Agenzie Fiscali sono nate nel 1994… dopo dieci anni l’assedio è finito… siamo entrati nella città…

La notizia del momento, purtroppo, è la tragedia che sta colpendo il sud-est asiatico. Per non rischiare l’ovvietà non aggiungiamo nulla al fiume di parole commosse che già sta riempiendo tutti i mezzi di comunicazione di massa. Ci limitiamo ad informare che abbiamo organizzato una raccolta di fondi e che lo facciamo come un sindacato può (deve) fare… invitando alla solidarietà tra lavoratori e chi il lavoro lo ha perso… che, in molti casi ha perso tutto… Come? Questo mese lavoriamo un’ora per loro. Vi invitiamo a devolvere un’ora di lavoro (circa l’8 per mille di uno stipendio) a favore delle popolazioni colpite. Abbiamo attivato un conto corrente (vedi sotto) in cui potrete versare quanto raccolto… il 4 gennaio u.s. abbiamo interessato le Direzioni Centrali delle Agenzie per verificare se questo versamento possa essere effettuato alla fonte (ovviamente per chi ne farà espressa richiesta). Questo faciliterebbe il lavoro di raccolta dei fondi. Attendiamo risposta, vi terremo informati. Questo il conto corrente:

Conto corrente 2083/10016 presso Banca Popolare Commercio e Industria
ABI 5048 - CAB 3204 Intestato a: CUB EMERGENZA ASIA

Ancora una volta la CUB sollecita solidarietà. Abbiamo raccolto fondi per Emergency, per l’Associazione per il Diritto di Sciopero, ora per le vittime del maremoto… anche questa è una risposta a chi vorrebbe etichettarci politicamente… noi non stiamo con nessuno… siamo solo dalla parte di chi soffre.

Tutti hanno vinto. Come capita in tutte le elezioni italiane… ma com’è andata veramente? Ecco una prima risposta.

I dati 2004 sono forniti dalle Agenzie e saranno suscettibili di qualche piccola correzione, i dati 2001 dall’ARAN – sono estrapolati i dati 2001 del Demanio che, come noto, nel 2004 non ha votato. Le percentuali si riferiscono ai soli voti validi (escluse quindi schede bianche e nulle). La colonna A contiene i voti del 2004. La colonna B contiene i voti del 2001 - (*) FLP e UGL si presentavano in una lista unica. La colonna C contiene le differenze di voti e percentuali assolute (C=A-B) ed, infine, la colonna D, contiene la percentuale di incremento o decremento di ogni sigla relativamente ai propri voti del 2001.

I numeri non mentono. Le RdB sono la sigla sindacale che ha ottenuto il maggiore incremento assoluto di voti (+ 854), contro i 433 della CGIL. - come ricordato l’UGL fa storia a se ed i suoi dati non sono confrontabili con il 2001, anche se l’accoppiata UGL-FLP, di fatto, vede invariata la propria percentuale 3458 voti nel 2400 e 3440 nel 2001. Ma se verifichiamo la colonna D scopriamo che la performance delle RdB, come si dice in gergo tecnico, è di quelle incredibili: + 24,64%.

Il dato diviene ancora più significativo se andiamo ad analizzare la distribuzione del voto che, per quanto ci riguarda ha registrato una ulteriore evoluzione rispetto al 2001. In sostanza, se nel 2001 le RdB erano presenti a macchia di leopardo, sia nelle diverse regioni che nelle diverse Agenzie, nel 2004 i voti in più sono il risultato di una diffusione a macchia d’olio, molto più omogenea.

Più che significativo è il risultato delle Dogane, dove passiamo dal 3,25% al 6,93%. Sempre più sono le regioni in cui siamo tra i primi tre sindacati. Non ci interessa sapere chi ha perso… basta una rapida occhiata alla tabella per comprenderlo… crediamo però di poter dire con assoluta certezza che le elezioni RSU 2004 sono state vinte dalle RdB… o meglio sono state vinte dalle idee che noi professiamo da anni e su cui, per fermare l’emorragia di voti, anche altri si sono dovuti allineare… ed anche questo è un successo.

Diviene sempre più difficile. Il Demanio si è trasformato… i suoi (ex) dipendenti stanno passando un brutto quarto d’ora. Le privatizzazioni mostrano il loro vero volto… Sarà per questo che le RdB erano contrarie? Sarà per questo che le RdB non hanno voluto firmare l’accordo di Natale del 2003? Quell’accordo, come noi dicevamo, si è rivelato un vero pacco… visto che in assenza della Funzione Pubblica nessuna garanzia è stata possibile se non quelle ottenute con un “self-marketing” selvaggio, agli optanti per soluzioni diverse dalle Agenzie Fiscali… oggi l’Ente si aggira tra i suoi recalcitranti dipendenti e continua a fare proposte inaccettabili, condendo tali proposte con la minaccia di messa in mobilità.

Nonostante non abbiate voluto iscrivervi a RdB… rendendoci quasi impossibile il compito di rappresentarvi, noi ci ostiniamo a farlo e stiamo cercando ancora di ottenere quelle garanzie che altri vi avevano negato. La Finanziaria che blocca le assunzioni anche per il 2005. La mobilità tra gli enti resta per molte Amministrazioni l’unica possibilità per acquisire personale… Per quanto riguarda poi tutte le risposte che non ci sono… mantenimento dello stipendio, mantenimento dell’indennità di amministrazione ed altre, è il forse il caso di rivolgersi alle vostre sigle sindacali quelle a cui, nonostante i “servizietti” che vi hanno fatto negli ultimi anni, continuate ad essere iscritti…

Vi ricordate quanto tutti i Sindacati dicevano dopo la firma del CCNL Agenzie Fiscali, quando l’Agenzia delle Dogane è stata penalizzata nella quota di salario accessorio stabilizzata in busta paga rispetto alle altre Agenzie? ...che bisognava ricostituire un’indennità con caratteri fissi, generali e ricorrenti che, oltre a rimanere al passo con le altre Agenzie, ci consentisse di recuperare il gap che si era venuto a creare!

Nel Fondo 2004, si è costituita l’“indennità di obiettivo istituzionale dell’Agenzia”, ma, come avemmo occasione di dire sia durante la fase di contrattazione sia nel nostro comunicato successivo alla firma (“….il vecchio che avanza”), i caratteri fissi di quell’indennità non ci convincevano affatto, in quanto, avendo dato preferenza al pagamento delle indennità legate a particolari attività e situazioni lavorative, si era deciso di frammentare la parte fissa del Fondo piuttosto che prendere con decisione la strada di una futura stabilizzazione in busta paga.

Ora che i primi (pochi) soldi sono arrivati nelle nostre tasche abbiamo la conferma di quanto affermato all’epoca… il congruo anticipo di cui si parlava è stato solo del 25%! Considerato che ancora ci deve essere corrisposto il 58% dei 4/12 dell’Indennità di Professionalità del 2002, è facile immaginare quale sia il rischio di questa nuova voce……..di disperdersi in nebulose percentuali, anticipi, acconti, residui! E’ pur vero che è la somma che fa il totale, ma… è questo il carattere fisso, generale e ricorrente di chi ha cantato vittoria per la firma di quell’accordo? E’ questo che vi avevano promesso? Per fare scelte diverse non è mai troppo tardi.

7. Entrate. Accordo FPS 2003 (ex FUA). Prime riflessioni.

Abbiamo sottoscritto l’accordo nazionale sul Fondo per lo Sviluppo (ex FUA) 2003 all’Agenzia delle Entrate. La sottoscrizione è stata sofferta perché l’accordo non ci soddisfa in tutte le sue parti. Abbiamo rilevato però alcuni elementi essenziali che sollecitano spunti di riflessione. Innanzitutto continua il processo di stabilizzazione del salario accessorio… alle Entrate, per il 2003, di fatto, oltre quelli già distribuiti col contratto (2.500 euro procapite) si recuperano altri 1.500 euro a testa… per un totale di 4.000 euro. Alle Dogane, per fare un esempio, (dove non abbiamo firmato alcun accordo sul FPS)… per il 2003 si è rimasti fermi a 1.500 euro… solo per il 2004 si è aggiunta una presunta quota di 2.200 (totale 3.700) che, però, come visto nell’articolo precedente, è del tutto virtuale. L’accordo delle Entrate limita – ovviamente nell’ambito del possibile, visto che si tratta comunque di un accordo a posteriori – l’ingerenza del tavolo nazionale rispetto alle indennità e alle trattative di posto di lavoro. Il budget di sede è quasi completamente contrattabile in sede locale. In tale sede, inoltre, si deciderà o meno se attribuire parte di quei fondi sulla base della valutazione della prestazione individuale ed in tal caso si costituiranno commissioni congiunte per verificare eventuali abusi. Finalmente le RSU, o comunque le trattative locali, avranno piena responsabilità e non saranno più limitate ad un ruolo notarile di applicazione delle scelte nazionali.

Va considerato che la proposta di settembre dell’Agenzia era molto più vincolante stabilendo che una parte di fondi dovesse – non c’era ulteriore scelta locale – comunque essere destinata alla valutazione della prestazione individuale senza peraltro fissare alcun strumento di controllo. A livello nazionale abbiamo respinto questo attacco.

Ma sappiamo anche che l’Agenzia cercherà, comunque, di utilizzare la distribuzione dei soldi per far passare il concetto della valutazione individuale nei singoli uffici… ovvero di spingere sulle trattative locali per proseguire sul terreno dell’introduzione, più o meno subdola, di Antares. Ma noi siamo – e restiamo - contrari. L’accordo non chiude una battaglia, ma la vede frammentarsi in tanti rivoli… ma sono battaglie che non potevamo ometterci dal combattere e che possiamo vincere. Primo perché sarà molto più difficile per i delegati locali varare discriminazioni nella distribuzione dei fondi se la responsabilità di tali scelte sarà direttamente in capo a loro… Secondo perché se, come crediamo, la maggioranza dei dipendenti è contraria a queste discriminazioni il tentativo sarà agevolmente rinviato al mittente. Se, come ricordato, i numeri danno responsabilità abbiamo il dovere di utilizzare l’11,40% dei voti ottenuti dal personale dell’Agenzia delle Entrate… per dimostrare che le nostre idee rappresentano molto di più… Stiamo lavorando alle “linea guida RdB all’accordo FPS2003” in modo di fornire allo stesso la risposta più omogenea ed adeguata possibile.

Qualche mese prima che alle Entrate, al Territorio era stato sottoscritto analogo accordo sul FPS2003. Anche qui l’ulteriore stabilizzazione è vicina ai 1.500 euro, anche qui si crea il budget di sede. La differenza è che qui si paga la produttività di sede… un concetto a noi caro, richiesto in tutte le nostre piattaforme contrattuali. In sostanza viene accettato il ragionamento che, se una sede raggiunge risultati, tutti hanno contribuito a far si che ciò avvenisse (a parte le ovvie eccezioni, che, da manuale, confermano la regola). Non è più blasfemo affermare che tutti debbano godere indiscriminatamente i frutti di tale risultato. Bene. Ma, come prevedibile, anche in questo caso l’accordo ha il suo rovescio… ovvero l’attuale impossibilità sindacale di entrare nel merito degli obiettivi di Convenzione che alimentano il Fondo, e dell’organizzazione del lavoro che può causare differenze anche sostanziali rispetto al raggiungimento degli obiettivi di produttività prefissati… con conseguenti differenze di attribuzione di fondi ai singoli uffici. In realtà questo è sempre accaduto. Solo che questo accordo, per come strutturato, fa emergere prepotentemente il problema. Finalmente si dovrà discutere nel merito di Convenzioni (che oggi sono un dibattito interno tra Agenzia e Ministero) e di organizzazione del lavoro. Vi chiediamo di scriverci le vostre esperienze riguardo all’applicazione dell’accordo ed i problemi che sta sollevando.