Si
sono svolti nelle scorse settimane due incontri con la
Direzione Regionale delle Dogane della Calabria e Campania per
definire i tempi e le modalità per l’attivazione
dell’Ufficio Unico di Reggio Calabria.
Unanimamente,
tutte le sigle sindacali, hanno sottolineato l’importanza di
dare vita in via preliminare ad una Direzione Regionale della
Calabria, dividendo l’attuale Direzione Regionale, che ora
ha sede a Napoli, e ridando centralità alla nostra Regione.
Siamo
felici che anche le altre sigle ci siano arrivate: noi
l’avevamo detto da tempo e su questo punto avevamo già
fatto circolare un comunicato sin dallo scorso settembre!!!
Non
accetteremo, dunque, di discutere dell’apertura degli Uffici
Unici, senza avere certezze sulla risoluzione di questa
questione.
Ma
secondo noi questo non basta.
Per
questo motivo chiediamo agli altri sindacati, di farsi carico,
insieme a noi, di una iniziativa che a questo punto diventa
fondamentale: portare sul tavolo nazionale i problemi delle
dogane in Calabria, a partire dalla Dogana di Gioia Tauro.
E’
arrivato il momento che l’Amministrazione riconosca che,
nella crescente importanza che sta rivestendo questa dogana,
fiore all’occhiello della Direzione Regionale e di quella
Nazionale, un ruolo primario lo svolgono i lavoratori.
Eppure,
malgrado questo, quotidianamente i lavoratori vivono
situazioni di estremo disagio legati ai carichi di lavoro ed
alle condizioni ambientali assai difficile: la dogana è
ubicata in una landa deserta all’interno del porto, senza
alcun collegamento e senza strutture vicine (anche per un
semplice caffè occorre prendere l’auto e andare ad un
autogrill situato fuori dal porto).
Riteniamo
che queste professionalità e questi disagi, meritino
un’attenzione particolare che richiede un livello di
contrattazione più alto.
Per
questo chiediamo:
Ø
che venga attivata una procedura di mobilità nazionale
urgente (acquisendo personale anche da altre amministrazioni,
se è il caso), con l’obbligo di permanenza almeno
quinquennale nella dogana;
Ø
che la dogana di Gioia Tauro sia dichiarata “dogana
di confine” e acquisisca i vantaggi della legge 852/78, con
il riconoscimento ai fini pensionistici del servizio prestato
;
Ø
che vengano adeguatamente riconosciuti i disagi
sopportati dai lavoratori con l’adeguamento dell’indennità
disagiata che sia almeno quattro volte quella ordinaria;
Ø
che venga fornita una struttura più adeguata e più
idonea al ruolo dell’ufficio e alla dignità dei lavoratori.
Su questi
punti chiediamo la mobilitazione dei lavoratori e il
coinvolgimento di tutte le sigle sindacali
Il
Coordinamento Regionale Agenzie Fiscali
Lamezia
Terme, 19 gennaio 2005
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