La
Direzione Regionale dell’Agenzia delle Dogane per la
Calabria e Campania, , ci ha provato di nuovo.
Dopo
aver mandato una informativa il 29 dicembre per la chiusura (o
“sospensione delle
attività”, come in modo molto eufemistico è stata
definita) della Dogana di Catanzaro Lido, provando,
probabilmente, ad approfittare del periodo particolare per
fare in modo che la cosa passasse inosservata, la stessa
Direzione Regionale, il giorno successivo, con un’altra nota
interna, ha disposto la chiusura della stessa Dogana già
dal 1° febbraio, senza attendere le indicazioni delle
organizzazione sindacali.
La
mossa stava per rivelarsi giusta, infatti, se
non fosse stato per le RdB, a cui poi si è accodata
la CGIL, questa disposizione sarebbe passata inosservata.
Dopo
aver atteso inutilmente per molti giorni, finalmente il lunedì
17 abbiamo trovato un fax di convocazione per il giorno
successivo a Reggio Calabria alle ore 9.
Il
fax, in violazione degli accordi contrattuali, anziché tutte
le organizzazioni sindacali, convocava solo noi delle RdB e la
CGIL, che in momenti diversi avevamo richiesto la riunione.
Organizzare
un incontro di questo livello in una sola giornata, ha
comportato difficoltà
facilmente immaginabili, per cui, in accordo con la CGIL,
abbiamo chiesto un rinvio della riunione.
A
seguito di questo, il Direttore Regionale, ha inviato una nota
piuttosto dura dove ha sottolineato il fatto che era giunto
appositamente da Napoli ed ha fornito, quindi, per iscritto le
spiegazioni che l’hanno portato a decidere la “sospensione
delle attività” della Dogana di Catanzaro Lido,
lasciando intendere, poi, che per l’amministrazione la
vicenda era conclusa.
In
modo altrettanto duro abbiamo emesso un comunicato
congiunto con la CGIL, con il quale abbiamo ribaltato le
responsabilità, imputandole al comportamento della Direzione
Regionale, dichiarando di acquisire la nota come ulteriore
informativa e restando sempre in attesa di una nuova
convocazione.
Questa
vicenda ripropone in modo sempre più chiaro e assoluto la
necessità di istituire una Direzione Regionale in Calabria,
staccandoci, così da Napoli e ridando centralità alla nostra
Regione.
Nel
frattempo faremo di tutto affinché nessuna struttura nel
nostro territorio venga chiusa, anche perché riteniamo
inutile il gioco di parole usato dal Direttore Regionale:
sospende l’attività, ma trasferisce il personale in altra
sede.
Questa,
secondo noi, si chiama chiusura di una struttura e non
sospensione.
Il
Coordinamento Regionale Agenzie Fiscali RdB Calabria
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