La vicenda della costituzione
degli uffici unici in Calabria, sta diventando sempre più
paradossale, tra ripicche e decisioni autoritarie da parte
della Direzione Regionale.
Ricapitoliamo i fatti. Dopo due
lunghissime, estenuanti, quanto inutili riunioni estive (il 2
agosto e l’8 settembre), al termine delle quali la Direzione
ha presentato, entrambe le volte, un documento già preparato
che non rispecchiava affatto la discussione e che, ovviamente,
tutte le forze sindacali presenti hanno respinto, la Direzione
ha deciso di riconvocare le parti il 14 settembre.
Nella serata del giorno prima, è
arrivata la comunicazione di un inatteso cambiamento di sede
della riunione (da Reggio a Catanzaro), che ha messo tutte le
organizzazioni sindacali in grande difficoltà e la ha
costrette a stilare un comunicato con il quale si chiedeva una
nuova convocazione.
scarica qui comunicato:
Ad alcuni è venuto il sospetto
che l’ improvviso spostamento di sede avvenuto in extremis,
fosse teso a cambiare le delegazioni sindacali, per cercare di
trovarne di più malleabili; sospetto sicuramente infondato,
per carità, però… “a pensare male, si fa peccato, ma …”.
Per tutta risposta, il Direttore
ha sì riconvocato la riunione, ma ha pensato bene (per fare un
dispetto a chi?) di spostare la sede della trattativa
addirittura a Napoli, cosa legittima dal punto di vista
formale, ma sicuramente non pregna di buon senso e che
ripropone con forza la nostra richiesta di separare la
Calabria dalla Direzione Regionale della Campania, dandole una
sua autonomia ed una propria sede nella nostra regione.
Riteniamo che le piccole
ripicche e gli atteggiamenti autoritari, non giovino a
superare le difficoltà, lasciando, invece che tutta una serie
di problemi delle Dogane in Calabria (c’è altro, oltre gli
uffici unici), restino irrisolti.
Vediamo quali sono questi
problemi e perché, senza la soluzione di questi, non firmeremo
nessun accordo.
Innanzi tutto, per la
costituzione degli Uffici Unici ci sono state presentate delle
piante organiche determinate autonomamente dalla Direzione,
sulla base di carichi di lavoro che non condividiamo affatto.
In base a questa tabella, ad
esempio, per l’Ufficio delle Dogane di Reggio Calabria,
sarebbero sufficienti appena 24 unità (di cui una parte
dovrebbe anche essere utilizzata per aprire la Sezione
Operativa Territoriale dell’Aeroporto di Reggio!) a fronte di
una dotazione organica attuale di 43 persone (compreso l’UTF):
dunque ci sarebbe addirittura un esubero di ben 19 unità!!!
Questo perché, probabilmente, si
vuole ripartire sul territorio regionale le 164 persone che
attualmente lavorano all’Agenzia delle Dogane in Calabria,
coprendo, così alcune carenze di altri uffici: ma dove è
scritto che 164 persone siano sufficienti, come prevede la
famosa tabella?
Perché se in Campania vi è un
organico di oltre 500 colleghi, in Calabria non se ne possono
prevedere, per esempio, 200?
Noi delle RdB non condividiamo,
poi, l’intenzione di chiudere strutture nella nostra regione,
per cui ci batteremo perché la Dogana di Paola non venga
eliminata.
Infine, c’è sempre in piedi lo
stato di agitazione del personale per gli attacchi subiti
sulla vicenda, non risolta, delle verifiche e sulla quale
abbiamo già espresso la nostra ferma posizione.
Insomma motivi di discussione ce
ne sono a sufficienza, per cui, in accordo con tutte le altre
sigle, abbiamo emesso un comunicato congiunto per chiedere al
Direttore Regionale di riconvocare la riunione in Calabria,
dove si parli concretamente dei problemi che affliggono le
dogane nella nostra regione, cercando soluzioni che
salvaguardino gli interessi dei lavoratori e provando di
conciliarli con quelli dell’Amministrazione.
Ci auguriamo che l’invito venga
raccolto, perché in caso contrario, ci troveremmo di fronte
alla volontà dell’Amministrazione di voler arrivare alla
rottura delle relazioni sindacali.
Il Coordinamento Regionale
RdB/Cub. Agenzie Fiscali Calabria |