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                   Il
                  progetto complessivo, concordato a livello AUDIT Interno, per
                  il recupero della funzionalità della Ricevitoria della
                  Circoscrizione Doganale di Napoli, pare essere divenuto un
                  oggetto misterioso ed anche alquanto scomodo.
                  
                   
                  Il
                  periodo su cui doveva essere articolato era il triennio
                  2002-2005, ma , in effetti, solo per un anno circa ha potuto
                  essere sviluppato in maniera coerente, grazie all’impegno
                  dei lavoratori assegnati.
                  
                   
                  Di
                  là in poi, le numerose mancanze da parte
                  dell’Amministrazione, in parte volute ed in parte da essa
                  ritenute necessarie, hanno frenato i risultati e messo i
                  colleghi in condizioni di non poter affrontare l’impegno con
                  la necessaria tranquillità.
                  
                   
                  Nei
                  fatti, i condizionamenti esterni, dovuti essenzialmente allo
                  stato di  grave
                  emergenza cui si è voluto far credere fossero le Dogane
                  campane, hanno creato variazioni nelle condizioni di lavoro
                  previste come necessarie nell’accordo con l’AUDIT Interno
                  all’origine del progetto (ore di lavoro, personale
                  assegnato, ecc..).
                  
                   
                  Innanzitutto
                  si è dimostrata guastante l’emorragia di risorse umane da
                  destinare alla risoluzione di altri problemi che unita
                  all’avvicendamento stile “tappabuchi”, di alcuni
                  colleghi costretti a sospendere le proprie mansioni
                  all’interno della ricevitoria, per poi riprendere in mano
                  dopo qualche mese una situazione virtualmente “congelata”
                  alla loro partenza.
                  
                   
                  In
                  tutto questo i colleghi che sono sempre rimasti all’interno
                  del progetto, alcuni lo hanno dovuto sospendere e poi
                  riprendere ed altri che hanno potuto sostenerlo solo per un
                  periodo limitato di tempo, hanno offerto sempre, in ogni modo,
                  il massimo della prestazione possibile nelle condizioni via
                  via createsi.
                  
                   
                  Va
                  aggiunto, come chicca finale, che gli incentivi economici
                  previsti (e diremo meritati) per chi si fosse impegnato nel
                  progetto, sono ormai bloccati da tempo e, non solo non se ne
                  conosce l’entità, ma neanche più si parla della loro
                  assegnazione.
                  
                   
                  Da
                  Roma, come al solito, battono cassa (verrebbe da chiedersi da
                  dove vengono gli incentivi faraonici alla Dirigenza) ed
                  accampano scuse quali “bisogna riconcordare….”, “si
                  attende di ridiscutere….”, “…ma i sindacati…”.
                  
                   
                  Fatto
                  sta che i colleghi hanno assunto un impegno ma, mentre cercano
                  in tutti i modi ed in condizioni negative di portarlo avanti,
                  l’Amministrazione nicchia e fa finta di non capire.
                  
                   
                  Ebbene
                  noi non abbiamo intenzione di proporre uno schermo a questo
                  atteggiamento ed invitiamo l’Amministrazione a convocarci
                  d’urgenza per ristabilire la legittimità della circostanza,
                  a Roma ed a Napoli, nel più breve tempo possibile.
                  
                   
                  Napoli,
                  22/09/04
                  
                   
                  IL
                  COORDINAMENTO REGIONALE RdB-P.I. AGENZIE FISCALI CAMPANIA
                  
                  
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