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                   La
                  situazione relativa ai C.A.T. è in continua evoluzione, forse
                  dovremmo dire in continua involuzione, infatti le novità che
                  si profilano all’orizzonte non riguardano la situazione dei
                  lavoratori che svolgono particolarissime mansioni in questi
                  Uffici, bensì l’aumento dei carichi di lavoro con nuovi
                  compiti dal contenuto tecnico anche di una certa complessità
                  che impone ai lavoratori continuo impegno e continua
                  formazione. Il metodo seguito dall’Amministrazione per
                  introdurre nuove lavorazioni nel ciclo produttivo dei C.A.T.
                  è la situazione di fatto, cioè si pongono le OO.SS. e i
                  lavoratori davanti a situazioni non concordate come se nulla
                  fosse.  
                  A
                  ben guardare questo modo di fare dell’Amministrazione
                  nasconde (neanche tanto) la volontà di rivoluzionare
                  ulteriormente questi Uffici, procedendo ad una nuova
                  reingegnerizzazione , obbligando i lavoratori che prima erano
                  dei Centri di Servizio e poi dei C.A.T. a trasformarsi ancora
                  (in che cosa non è dato sapere), non sfugge a nessuno che una
                  situazione di questo tipo è insostenibile per la carenza di
                  certezze in ordine alle mansioni svolte ed alla carriera dei
                  lavoratori.  
                  Per
                  affrontare la sfida dei C.A.T. però, non basta solo
                  protestare per il metodo perseguito dall’Amministrazione in
                  quanto non conforme a corrette relazioni sindacali, o cercare
                  di risolvere il problema con accordi nazionali ad hoc
                  producendo una sorta di ghetto negoziale che, peraltro,
                  l’Amministrazione non intende affrontare, è necessario
                  ricondurre la vicenda dei C.A.T. nell’alveo della
                  contrattazione integrativa, ponendo l’accento sulla
                  ricollocazione professionale del personale dei C.A.T.,
                  proponendo un inquadramento conforme e dignitoso in rapporto
                  alle mansioni svolte.  
                  La
                  politica delle indennità economiche per i lavoratori può
                  essere, in un primo tempo, utile a tamponare situazioni oramai
                  deteriorate ed a fornire spunti per porre all’attenzione
                  dell’Amministrazione una risoluzione concreta del problema,
                  le indennità in buona sostanza, possono essere un primo passo
                  avanti ma non la definizione della questione.  
                  Le
                  RdB da questo punto di vista hanno sempre tenuto una posizione
                  inequivocabile, chiedendo la ricollocazione professionale
                  dei lavoratori del C.A.T. che sarà parte integrante della
                  piattaforma che a breve verrà presentata per il contratto
                  integrativo, vorremmo a questo punto sapere se anche altre
                  OO.SS., che oggi “menano il can per l’aia”, hanno
                  inserito nella loro piattaforma un progetto di ricollocazione
                  professionale per i lavoratori dei C.A.T., o se dobbiamo
                  ancora disquisire su quale indennità tampone concedere agli
                  stessi lavoratori senza risolvere nulla.  
                  Il
                  Coordinamento Regionale Rdb Agenzie Fiscali della Campania
                  è sempre stato attento alle problematiche del C.A.T.
                  di Salerno, producendo incalzanti richieste di informativa
                  sindacale presso la Direzione Regionale della Campania, in
                  coerenza  a quanto
                  fatto sino ad oggi, mettiamo a disposizione l’indirizzo di
                  posta elettronica info@campania.agenziefiscali.rdbcub.it
                  ed i numeri di fax 0974/75848 oppure 1782738661, affinché i
                  lavoratori del C.A.T. di Salerno possano inviare le loro
                  proposte al fine di integrare la nostra piattaforma per il
                  contratto integrativo. Questo vuol dire essere sindacato di
                  base!!!
                  
                   
                  Salerno,
                  11/01/2005
                   
                  IL
                  COORDINAMENTO
                  REGIONALE RdB-P.I. AGENZIE FISCALI CAMPANIA
                  
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