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       Fua 2002. Dando seguito a quanto deciso dall’Assemblea dei
      delegati del 28 maggio, abbiamo affermato la pari dignità degli importi
      legati alle Indennità di Funzione e processo e quelli cosiddetti
      “residui”. Tutto quanto individuato nelle trattative locali è
      quanto spetta ai singoli dipendenti. Questo a prescindere
      dall’entità complessiva della cifra a disposizione. Se la Direzione si
      è accorta che questa cifra è inferiore a quanto riteneva in origine la
      responsabilità è solo sua. Abbiamo chiesto alla Direzione di distribuire
      immediatamente tutte le cifre disponibili, di assumersi la
      responsabilità di scegliere come “detrarre” la cifra mancante.
      Abbiamo ribadito che noi riteniamo la cifra distribuita come acconto
      ed invitato la Direzione a rinvenire ulteriori somme per coprire il
      “buco” che si è venuto a creare. La Direzione ha scelto di
      concentrare la detrazione sui cosiddetti “residui”, ha affermato di
      non accettare la logica dell’acconto, pur impegnandosi a recuperare
      altri fondi. Non siamo soddisfatti di questa soluzione. Invitiamo tutti
      i colleghi che, a seguito di questa operazione, saranno penalizzati, a
      rivolgersi a noi, per verificare la possibilità di recuperare anche per
      le vie legali quanto, secondo noi, a loro dovuto. Orario di lavoro. Abbiamo
      ribadito la nostra assoluta indisponibilità a modifiche degli accordi
      esistenti fatta salva l’eliminazione della “compresenza”,
      almeno per il pomeriggio, ritenendo necessario sostituirla con formula più
      flessibile che, pur garantendo la copertura dei servizi, non obblighi a
      presenze non necessarie. Abbiamo concordato con la necessità di un
      “testo unico” sull’orario di lavoro che raccolga e raccordi tutti
      gli accordi fin qui sottoscritti a livello regionale. Abbiamo trovato
      tutti d’accordo con questa posizione. Prossimo incontro 28 giugno.  Assistenza Telefonica. La
      Direzione ci ha assicurato che trattasi di corsi per “migliorare le
      tecniche comunicative” e non di corsi per istituire dei “mini
      call-center” presso gli uffici… e che non ci sarà un rapporto diretto
      tra partecipanti al corso e nuovi modelli organizzativi. La
      spiegazione, francamente, non ci convince. Continueremo a vigilare.  Unico 2004. Al di là dei tempi di
      lavorazione, che sono, e restano, demenziali, la Direzione ci ha ribadito
      che il processo serve solo per eliminare i cosiddetti errori formali, che
      il sistema rileva e corregge in sede di trasmissione telematica. Non
      esiste alcuna responsabilità sostanziale da parte del dipendente,
      restando tale responsabilità in capo al dichiarante. Per noi la
      situazione resta ambigua, visto che il lavoro che ci viene fatto svolgere
      è molto simile, ad esempio a quello dei CAAF, a cui invece viene
      accollata anche la responsabilità di certificazione, quindi la
      Direzione si è impegnata a segnalare ai contribuenti, anche mediante
      cartelli, questa assenza di responsabilità. Antares. Tra pochi giorni partiranno i primi corsi. Non siamo
      entrati nel merito, ma abbiamo stigmatizzato l’anomalia del metodo che
      si seguendo. La Direzione ha detto che non si tratta di corsi propedeutici
      alla valutazione dei dipendenti, ma “solo” di momenti in cui
      l’Agenzia incontra i suoi dipendenti per spiegargli la sua “filosofia
      aziendale”… ci hanno fornito le dispense dei corsi che confermano
      tutti nostri timori a riguardo. A cosa serve teorizzare una filosofia
      aziendale se a questo non fa seguito un sistema di valutazione atto a
      premiare e/o punire chi a tale filosofia aderisse o meno? Forse i soldi
      dei corsi sarebbero potuti essere spesi meglio, magari appianando i
      problemi sul Fua 2002. Come facciamo in tutta Italia, nonché a
      livello centrale, abbiamo ribadito la richiesta di blocco di tutte le
      procedure. A questa richiesta si sono accodate tutte le sigle
      sindacali. La Direzione ha affermato che andrà avanti, ribadendo la sua
      “buona fede” a riguardo… noi chiederemo agli altri sindacati di
      dimostrare fattivamente la loro opposizione al processo. Iter documentale. La Direzione si è detta disponibile a mettere in
      discussione parti del software che dovessero rivelarsi inadeguate o
      ridondanti.  Ci impegneremo a
      verificare sul campo questa disponibilità. Genova, 18 giugno ’04 RdB/CUB
      Pubblico Impiego
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