Parecchi di noi hanno notato l’enfasi usata la
scorsa estate nei comunicati stampa della rete Intranet
dell’Agenzia. Nella calura agostana si sottolineava
l’abnegazione dei colleghi della Dogana di Malpensa (“la
Dogana di Malpensa non va in ferie”) e si propagandavano i
grandi risultati ottenuti.
L’assemblea che si è tenuta il 20/05 ha
sottolineato un altro aspetto della stessa realtà: che
i risultati arrivano nonostante i numerosi, e crescenti,
disagi a cui giornalmente i lavoratori di Malpensa devono far
fronte.
Un esempio per tutti: la cronica carenza di
organico della Sezione Viaggiatori fa sì che spesso i
funzionari si trovano in turno da soli e sono costretti ad
espletare mansioni di più uffici tutti altamente operativi e,
in caso di verbalizzazione per fermo, arresto od altro, si
determina, a volte, un prolungamento dell’orario che non
consente di rispettare il numero di ore che la normativa
prevede debba intercorrere fra un turno e l’altro.
In una situazione come questa, che nei periodi
estivi e natalizi ovviamente si inasprisce, l’Agenzia sceglie
di mandare per l’estate funzionari in missione a Passo del
Foscagno, dimostrando di non tenere in alcun conto i disagi
che i lavoratori hanno più volte espresso……e così si va avanti
a tirare la coperta un po’ di qua un po’ di là in una
situazione di perenne emergenza a discapito dei diritti e
delle opportunità dei lavoratori di Malpensa, che spesso non
vengono presi nemmeno in considerazione per le attività
formative perchè non ci si può permettere di lasciare i
servizi sguarniti.
Ma, quando devi lavorare di più (meno
impiegati, maggiori obbiettivi), quando non vi è un adeguato
riconoscimento economico (vedi accordo del 27 maggio), nessun
riconoscimento della professionalità…….LA
COPERTA, A FORZA DI TIRARLA, FINIRA’ PER SPEZZARSI!
Quest’anno la Dogana di Malpensa andrà
in ferie e lavorerà anche meno, stando al numero di dipendenti
che hanno dichiarato, con atto scritto, di revocare la propria
disponibilità a svolgere lavoro supplementare a partire dal
1° Giugno.
La RdB insieme ad altre OO.SS., ha diffidato la
Circoscrizione di Milano II dal prendere iniziative
unilaterali volte a forzare la volontà espressa dai lavoratori
e ha chiesto formalmente un incontro per affrontare i temi
evidenziati dai lavoratori.
PER
RISOLVERE IL “CASO MALPENSA”, PER RIAFFERMARE I DIRITTI DEI
LAVORATORI E LA DIGNITA’ DEL LORO LAVORO, NON BASTERANNO
SOLUZIONI TAMPONE…………CI VOGLIONO ASSUNZIONI, PROGRESSIONI
ECONOMICHE, REVISIONE DEL SISTEMA DELLE INDENNITA’.
Milano,31
maggio 2005 RdB/CUB
Pubblico Impiego Lombardia
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