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Migrazione procedura UTF in AIDA


Attese le applicazioni delle nuove procedure inerenti il nuovo sistema informatico AIDA e dell’implicito utilizzo delle nuove metodologie basate sull’analisi ed i controlli dei processi e dei flussi informativi, si segnala, al fine di contribuire alle migliori condizioni di lavoro, sia come lavoratore, sia come rls dell’UTF di Milano, la necessità di iniziare ad evidenziare, laddove non ancora avvenuta, presso il referente Ufficio Strategie per l’Innovazione Tecnologica dell’’Agenzia Dogane per le suddette novazioni di sistema, la corrispondenza del precitato sistema,  in progressiva applicazione presso tutti gli Uffici Doganali, UTF ed Laboratori chimici d’Italia, con quanto disposto dal D.L.vo n° 626/94 titolo VI ”Uso di videoterminali” e, più  in particolare, l’allegato VII,  punto 3, “Prescrizioni Minime”, di cui, per comodità di lettura, se ne riporta debito stralcio.

                                                                                    Rls/RdB-CUB P.I. – UTF di Milano

                                                                                               Giuseppe Bertone

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TITOLO VI

Uso di attrezzature munite di videoterminali

ART. 50. Campo di applicazione
    1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative che comportano l’uso di attrezzature munite di videoterminali.
    2. Le norme del presente titolo non si applicano ai lavoratori addetti:
    a) ai posti di guida di veicoli o macchine;
    b) ai sistemi informatici montati a bordo di un mezzo di trasporto;
    c) ai sistemi informatici destinati in modo prioritario all’utilizzazione da parte del pubblico;
    d) ai sistemi denominati "portatili" ove non siano oggetto di utilizzazione prolungata in un posto di lavoro;
    e) alle macchine calcolatrici, ai registratori di cassa e a tutte le attrezzature munite di un piccolo dispositivo di visualizzazione dei dati o delle misure, necessario all’uso diretto di tale attrezzatura;
    f) alle macchine di videoscrittura senza schermo separato.

ART. 51. Definizioni
    1. Ai fini del presente titolo si intende per:
    a) videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato;
    b) posto di lavoro: l’insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, ovvero software per l’interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l’unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonchè l’ambiente di lavoro immediatamente circostante;
    c)
lavoratore: il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'articolo 54.

ART. 52
Obblighi del datore di lavoro
    1. Il datore di lavoro, all’atto della valutazione del rischio di cui all’art. 4, comma 1, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo:
    a) ai rischi per la vista e per gli occhi;
    b) ai problemi legati alla postura ed all’affaticamento fisico o mentale;
    c) alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
    2. Il datore di lavoro adotta le misure appropriate per ovviare ai rischi riscontrati in base alle valutazioni di cui al comma 1, tenendo conto della somma ovvero della combinazione della incidenza dei rischi riscontrati.

ART. 53
Organizzazione del lavoro
    1. Il datore di lavoro assegna le mansioni e i compiti lavorativi comportanti l’uso dei videoterminali anche secondo una distribuzione del lavoro che consente di evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni.

ART. 54
Svolgimento quotidiano del lavoro
    1. Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività.
    2. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale.
    3. In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l’interruzione di cui al comma 1, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.
    4. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità.
    5. È comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all’inizio ed al termine dell’orario di lavoro.
    6. Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro.
    7. La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di lavoro e, come tale, non è riassorbibile all’interno di accordi che prevedono la riduzione dell’orario complessivo di lavoro.

ART. 55
Sorveglianza sanitaria
    1. I lavoratori, prima di essere addetti alle attività di cui al presente titolo, sono sottoposti ad una visita medica per evidenziare eventuali malformazioni strutturali e ad un esame degli occhi e della vista effettuati dal medico competente. Qualora l’esito della visita medica ne evidenzi la necessità, il lavoratore è sottoposto ad esami specialistici.
    2. In base alle risultanze degli accertamenti di cui al comma 1 i lavoratori vengono classificati in:
    a) idonei, con o senza prescrizioni;
    b) non idonei.
    3. I lavoratori sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, ai sensi dell'articolo 16.

     3-bis. Le visite di controllo sono effettuate con le modalità di cui ai commi 1 e 2.

     3-ter. La periodicità delle visite di controllo, fatti salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa

stabilita dal medico competente, è biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni e per i lavoratori

che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; quinquennale negli altri casi.

     4. Il lavoratore è sottoposto a controllo oftalmologico a sua richiesta, ogniqualvolta sospetti una sopravvenuta

alterazione della funzione visiva, confermata dal medico competente, oppure ogniqualvolta l'esito della visita di cui

ai commi 1 e 3 ne evidenzi la necessità.

    5. La spesa relativa alla dotazione di dispositivi speciali di correzione in funzione dell’attività svolta è a carico del datore di lavoro.

ART. 56
Informazione e formazione
    1. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda:
    a) le misure applicabili al posto di lavoro, in base all’analisi dello stesso di cui all’art. 52;
    b) le modalità di svolgimento dell’attività;
    c) la protezione degli occhi e della vista.
    2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata in particolare in ordine a quanto indicato al comma 1.
    3. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, stabilisce con decreto una guida d’uso dei videoterminali.

ART. 57
Consultazione e partecipazione
    1. Il datore di lavoro informa preventivamente i lavoratori e il rappresentante per la sicurezza dei cambiamenti tecnologici che comportano mutamenti nell’organizzazione del lavoro, in riferimento alle attività di cui al presente titolo.

ART. 58  Adeguamento alle norme

1. I posti di lavoro dei lavoratori di cui all'articolo 51, comma 1, lettera c), devono essere conformi alle prescrizioni minime di cui all'allegato VII. 

ART. 59
Caratteristiche tecniche
    1. Con decreto dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale, della sanità e dell’industria, del commercio e dell’artigianato, sentita la commissione consultiva permanente, sono disposti, anche in recepimento di direttive comunitarie, gli adattamenti di carattere tecnico all’allegato VII in funzione del progresso tecnico, della evoluzione delle normative e specifiche internazionali oppure delle conoscenze nel settore delle attrezzature dotate di videoterminali.  

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 Allegato VII
PRESCRIZIONI MINIME

 3. INTERFACCIA ELABORATORE/UOMO
    All’atto dell’elaborazione, della scelta, dell’acquisto del software, o allorchè questo viene modificato, come anche nel definire le mansioni che implicano l’utilizzazione di unita’ videoterminali, il datore di lavoro terra’ conto dei seguenti fattori:
    a) il software deve essere adeguato alla mansione da svolgere;
    b) il software deve essere di facile uso e, se del caso, adattabile a livello di conoscenza e di esperienza dell’utilizzatore; nessun dispositivo,controllo quantitativo o qualitativo può essere utilizzato all’insaputa dei lavoratori;

    c) i sistemi debbono fornire ai lavoratori delle indicazioni sul loro svolgimento;
    d) i sistemi devono fornire l’informazione di un formato e ad un ritmo adeguato agli operatori;
    e) i principi dell’ergonomia devono essere applicati in particolare all’elaborazione dell’informazione da parte dell’uomo.

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