Premessa.
Nel
delineare le proposte del ns. programma regionale per il
prossimo triennio, vogliamo ricordare la stagione, speriamo
ripetibile, delle lotte per il
primo contratto in quanto Agenzie Fiscali: le assemblee
anche spontanee in tutti gli uffici della regione per
costruire il consenso sulle nuove forme di lotta, l'impegno
sui ricorsi alle Direzioni prov.li del lavoro, la passione e
l'azione collettiva nella direzione giusta. Non dicevamo altro
che la verità quando il 16 gennaio scorso, in occasione dello
sciopero nazionale, issavamo sul grigio palazzo finanziario
del capoluogo di regione – occupandolo simbolicamente - il
bianco lenzuolo con su scritto: "Tremonti
premia gli evasori e non paga i lavoratori". Da
Pesaro ad Ascoli Piceno è stato tutto un pullulare di
iniziative inedite, fino a culminare con gli incontri delle
delegazioni con i prefetti di Ancona ed Ascoli Piceno ed il
presidio sotto la RAI regionale. Vale la pena ricordare, sulla
scia dell'esperienza degli autoferrotranviari, che se i
lavoratori protestano "fuori dalle righe" rischiano
in proprio sanzioni disciplinari e penali, se i datori di
lavoro privati o pubblici non pagano quanto dovuto ai
lavoratori, non vanno incontro a nulla. C'è un sistema da
cambiare, non basta lottare contro gli effetti di un
meccanismo non voluto dai lavoratori, che produce contratti a
perdere sia sul piano salariale (siamo ad un -30% nell'ultimo
triennio, secondo Eurispes) che dei diritti. L'RdB vuole un
nuovo meccanismo di recupero automatico del costo della vita
reale (scala mobile). Pertanto il programma nazionale RdB
(vedi percorsi di carriera, TFR, ecc), al quale questo
documento si ricollega integralmente, vuol essere
rappresentativo degli interessi e delle aspettative dei
lavoratori essendo una forza capace di definire un percorso di
iniziative e di lotte in grado di sostenerlo. Detto questo ci
sembra utile entrare subito nel vivo delle ns. proposte a
livello regionale e locale.
Proposte a livello regionale
Da
ricordare l'importante protocollo sulle relazioni sindacali
firmato il 23/03/2004 da tutte le OO. SS. regionali, che ha
richiesto oltre un anno di incontri
e di faticosa elaborazione, al quale anche noi abbiamo
dato importanti contributi, non tutti adeguatamente discussi e
recepiti dal documento. Esso ha il pregio di fare chiarezza su
alcuni punti non chiari dei contratti, in particolar modo sui
tempi dell'informazione preventiva, al rispetto dei quali sono
tenuti tutti i dirigenti degli uffici locali.
Pertanto
ci sembra utile partire dalle ns. proposte non recepite dal
citato protocollo che si tradurrebbero
in un beneficio per gli oltre 1000 lavoratori finanziari delle
Marche per:
Ø
inserire un organismo nuovo allo scopo di accrescere la
democrazia sindacale, ossia la possibilità di eleggere tra
tutti gli eletti il
19 novembre nelle RSU di posto di lavoro, e nell'ambito
del peso elettorale regionale di ciascuna O. S., una
"RSU regionale" che abbia la possibilità
d'intervenire nelle contrattazioni di pari livello. Poiché ciò
dovrebbe contribuire a sanare, almeno parzialmente,
l'incongruenza che i delegati eletti democraticamente sono
anche quelli che hanno minor potere
decisionale effettivo. Facciamo fare il salto
regionale alle RSU!
Ø
Modificare l'accordo sull'orario di lavoro, fermo ormai
da sei anni, con più ampie possibilità di scelta ed
anticipo dell'entrata alle ore 7,30: a titolo di es.
raggiungere un accordo che preveda un solo rientro
pomeridiano di tre ore, per un max di 9 ore (senza toccare i
due giorni di apertura pomeridiana degli uffici al pubblico)
ed un orario di 6 ore e 45 minuti nei restanti 4 giorni, senza
rientro. Ciò avrebbe ricadute familiari e sociali
innegabilmente positive per tutti i lavoratori;
Ø
Vista la tendenza sempre più marcata ad effettuare
progetti locali (Es. Fisco tra la gente, presenza alle fiere
locali, ecc.) in totale assenza di regole per giungere
successivamente ed inevitabilmente (pur con il ns. voto
contrario) a pagare con i Fondi regionali del salario
accessorio (ex FUA). E' la solita usanza di pagare pochi con i
soldi che spettano a tutti. Invertire questa tendenza
limitando i progetti ed in ogni caso stabilire preventivamente
regole certe e risorse aggiuntive.
Conclusione
In
seguito all'avvento dell'era delle agenzie fiscali, non sono
pochi i lavoratori delusi. Indubbiamente abbiamo uffici
migliori rispetto ad un passato da nessuno rimpianto, ma i
ritmi, i carichi di lavoro, l'atmosfera complessiva che si
respira è spesso caotica ed oppressiva. E' fin troppo facile
affermare che avevamo detto che le agenzie erano un
"salto nel buio".
L'accertamento
considerato quale attività preminente, di cui nessuno nega la
valenza, riduce di fatto in serie "B" gli altri
servizi e le altre attività dell'ufficio.
Per non parlare poi del vecchio "registro"
del quale coloro che se ne occupano sono considerati "i
colleghi poveri" dell'ufficio.
L'RdB
vuole affermare, con i fatti, la pari dignità di tutti i
lavoratori, senza nulla togliere ai diversi livelli di
responsabilità. Ciò si traduce, a livello salariale, in un
criterio fondamentale da tenere nelle contrattazioni di posto
di lavoro, ci auguriamo meno legate da accordi nazionali
troppo vincolanti, che prima
si recuperi il costo della vita e successivamente si faccia
meritocrazia, ma con regole preventive trasparenti.
Una
considerazione finale fa da sfondo a tutto quanto abbiamo
affermato finora: così come crede nella giustizia colui che
è disposto a combattere per essa, allo stesso modo non basta
chiedere diritti, occorre impegnarsi ogni giorno ed in vari
modi per ottenerli.
Invitiamo
i lavoratori a sostenere con determinazione e senza indugi il
programma ed i candidati RdB!
Novembre
2004
IL
COORDINAMENTO REGIONALE RdB P. IMPIEGO/AG. ENTRATE
MARIO
BUSTI MARCO
BURNELLI
RENATO BABBINI
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