Si
registrano, ormai da tempo, continui attacchi ai diritti dei
lavoratori. La logica dell’economicità aziendale, del
raggiungimento “a tutti i costi” dell’obiettivo
programmato, spinge ormai le Direzioni di diversi Uffici
(siano essi locali o regionali) ad ignorare
lo stesso C.C.N.L.
Si
ha l’impressione che le relazioni sindacali siano vissute come un pesante
fardello che limita l’iniziativa “manageriale” e
costringe la Direzione ad inutili confronti tra Azienda e
Lavoratori.
Finita
la sbornia elettorale, si è tornati alla normalità
quotidiana. Organizzazioni sindacali silenti o che al massimo
avevano prodotto o diffuso informazione banale nel corso degli
anni, si sono scoperte durante la campagna elettorale
conflittuali, rivoluzionarie, aggressive e combattive, pronte
a partire all’attacco delle amministrazioni. La partita
della rappresentatività, dei permessi e dei distacchi ha
svegliato anche coloro che dormivano un sonno profondo. Finita
la gara del facile consenso, dello scoop sindacale, del
verbale da sbandierare nei corridoi come se contenesse quale
verità recondita, lorsignori e lorsignore hanno riposto le
unghie acuminate e affilate per lasciare spazio ad un sorriso
smagliante che nasconde il niente e tornare alla quiete della
propria stanza. Non è più tempo del tutti contro tutti,
della rivendicazione più tosta. E’ finito il pressing nei
confronti dei lavoratori, il porta a porta per chiedere il
voto e promettere chissà quali cose. Ma il pressing lo sanno
fare solo nei confronti dei lavoratori? Non sanno che è
possibile farlo anche nei confronti dei direttori? O i
direttori sono da apostrofare unicamente come Signoria Vostra
nelle lettere sindacali?
Nell’Ufficio
Locale di Cagliari 1 per settimane la Direzione ha elaborato un nuovo assetto organizzativo (previsione di nuovi
reparti, spostamenti del personale da un’area all’altra,
promozioni e rimozioni di coordinatori o altro) senza che
venissero informate
le RSU e le OO.SS. e causando
non poca preoccupazione ed allarmismo tra i lavoratori,
impotenti dinanzi alla “voce di corridoio” che li vedeva
protagonisti loro malgrado. Dopo tante voci di corridoio,
tanti sembrerebbe, parrebbe, e si dice che, è stato partorito
un Ordine di Servizio, dove come il “Principe” di
machiavellica memoria, il direttore ha dato sfogo a tutta
la sua creatività mettendo in atto spostamenti, promozioni e
rimozioni ventilate per settimane. Tutto ciò in aggiunta agli
spostamenti di personale ripetuti nel tempo, come se si stesse
svolgendo una partita infinita a dama. Ma solo che in
questo caso le pedine sono i lavoratori, e in gioco e la loro
tutela e la loro dignità. Il che non è poco. Ma contano solo
i numeri? E contano solo gli obiettivi? Parrebbe di si.
Con detto ordine di servizio la direzione ha
ritenuto concluso il percorso, trasmettendolo alle OO.SS. e
Rsu come informativa. Nuovi equilibri elettorali? Chissà.
Tutto ciò nel silenzio generale. I trotterellisti dei
corridoi e delle stanze così velocemente percorsi nella
frenesia elettorale, sono diventati dei profondi conoscitori
di meditazione da fare a respiri lunghi e nel massimo relax nella
quiete e silenzio delle loro stanze. Meditare prima di agire.
Grande insegnamento.
Ma
la RdB ha preso carta e penna e scritto al direttore
dell’ufficio di Cagliari 1. O caro direttore, mi sa che ti
sbagli. Per fare quello che stai facendo, cioè una
riorganizzazione dell’Ufficio, sei costretto a fare un
passaggio sindacale, e un’informativa non basta, ci vuole
una consultazione obbligatoria. Riteniamo che un
ordine di servizio ( O.S. N. 7/2005), recante tante ed
importanti modifiche nell’organizzazione di un Ufficio,
debba essere preceduto obbligatoriamente da
una consultazione
con le RSU e con le OO.SS. così come
previsto dal C.C.N.L.
Per
queste ragioni abbiamo richiesto con urgenza una riunione
sindacale in occasione della quale
possa essere chiarita la posizione assunta dalla
Direzione. Dobbiamo
esigere il rispetto
del C.C.N.L., dei Lavoratori e dei suoi Rappresentanti
VIGILIAMO
Cagliari, 7 Febbraio 2005
Coord.to
Regionale RdB/CUB Agenzie Fiscali Sardegna
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