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Riorganizzazione uffici Emilia Romagna - Fermi tutti

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I lavoratori dell’Emilia Romagna, tramite documenti di assemblee, e di R.S.U. ci avevano invitato a non prendere posizioni in assenza di un quadro chiaro sulla riorganizzazione in atto.

Le perplessità dei lavoratori, sono state le perplessità delle RdB, e non solo  delle RdB, visto che il 4 aprile, a firma  congiunta con CISL, FAS/CISAL FAS, SALFI e UIL, abbiamo chiesto di sospendere qualsiasi confronto a livello locale in assenza di un quadro chiaro e compiuto di riferimento da parte della Agenzia delle Entrate.

Avevamo sollecitato la Amministrazione perché a livello centrale chiarisse il significato della operazione che ci era stata presentata in Emilia Romagna,  e che ha poi coinvolto altre regioni come la Liguria, ecc; il 31-3-03 nell’incontro a livello centrale tra A.F. ed OO.SS. , si è realizzata solo una fase interlocutoria, in cui l’Amministrazione ha confermato che è allo studio una ipotesi generale di riorganizzazione dell’Agenzia, e poiché sappiamo che quando si cambia una forma è perché si vuole  incidere anche sul contenuto, tutte le nostre perplessità si sono dimostrate fondate: il personale non è più una risorsa per combattere l’evasione fiscale,  ma un costo di gestione puro e semplice.

La riorganizzazione dell’Agenzia, ancora in fase di studio, sarebbe un processo aperto in cui si inizierebbero a chiudere le sezioni staccate più piccole, trasferendo personale e competenze agli enti locali, si ridimensionerebbero gli uffici sub-provinciali trasferendo il personale verso le sedi provinciali (e dopo questi uffici diverrebbero a loro volta  sezioni staccate di piccole dimensioni?).

Il tutto, ciò è stato detto, è solo in una fase di studio, ma è evidente che il problema così impostato non è rivedere l’affitto di qualche immobile, ma è un nuovo volto della Agenzia nello sviluppo delle sue competenze e, secondo questa logica, nelle sue dimensioni organiche.

Siamo probabilmente in una reale fase interlocutoria in cui l’Agenzia sperimenta probabilmente percorsi ed il suo sviluppo futuro, ma è evidente che allo stato attuale nessun confronto nel merito si può fare con l’Amministrazione se prima non vengono esposte in maniera chiara le intenzioni dell’Amministrazione, e la destinazione cui vuole arrivare .

In assenza di una posizione chiara e convincente dell’Agenzia, non siamo disponibili a fare accordi o studi locali che, di fatto, se realizzati localmente a firma congiunta tra A.F. ed OO.SS. darebbero il via ad un processo di riorganizzazione e di de-strutturazione generale.

Non si tratta di trovare delle garanzie per il personale, per cogestire una ristrutturazione della Agenzia (verso dove ….??), ma si tratta di verificare se il progetto che la Agenzia ha in mente coincide con gli interessi dei lavoratori e della cittadinanza altrimenti di opporsi insieme a tutti i  lavoratori a questo processo.

 Bologna, 5 aprile 2003                                                     

                                                                                    Coordinamento Regionale RdB Agenzie Fiscali

IL TESTO DEL VERBALE DELL'INCONTRO DEL 4 APRILE U.S.