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       Il Direttore Regionale
      delle Entrate del Piemonte ha informato gli uffici dipendenti e le
      OO.SS. Regionali che dal mese di giugno c.a. inizierà la formazione
      Antares di 196 funzionari appartenenti ad alcuni uffici “campione”
      della regione Piemonte individuati dalla Direzione Centrale. 
      (la
      lettera della Direzione Regionale - formato .pdf/zip) 
      E’ stato anche precisato
      che tale formazione, con programmazione pluriennale, sarà poi estesa a
      tutto il personale di area C della Regione. 
      E’ ben precisato, in
      premessa, che con l’applicazione di detto progetto “una volta recepito
      nella contrattazione collettiva” si riuscirà a ‘far emergere,
      riconoscere e valorizzare in modo obiettivo, omogeneo e sistematico i comportamenti e le competenze
      che hanno rilevanza per la realizzazione degli obiettivi
      dell’Agenzia’.
      
       
      Parafrasando un noto
      conduttore televisivo alcune domande sorgono spontanee :
      
       
      
        - Gli esperimenti già effettuati e la scelta dei
          misteriosi uffici “campione” sono destinati a rimanere fonte
          secretata o forse sarebbe più corretto fornire la dovuta informazione
          nella sua interezza e trasparenza?
 
        - Il ruolo preservato all’altra parte, soggetto
          fondamentale nell’esercizio della contrattazione, ossia i soggetti
          sindacali e chi questi rappresentano, è forse immaginato come
          semplice strumento di trasmissione e/o di concertazione di decisioni e
          iniziative già assunte e programmate anche negli aspetti più
          delicati, ossia i percorsi di formazione ?
 
        - Come si conciliano le dette iniziative, comprensive
          anche di originali fughe in avanti, con le dovute corrette prassi da
          instaurare in rispetto alle vigenti norme contrattuali e, ancor più
          grave, con quello che è prevedibile debba essere l’applicazione del
          prossimo contratto d’agenzia e il conseguente successivo contratto
          integrativo ?
 
        - Se è vero come è vero che spesso oggi la
          valutazione dei dirigenti è un fatto quotidiano e la sua arbitrarietà
          e/o discrezionalità può pesantemente continuare a implicare processi
          ancora più discriminanti e devastanti in applicazione del nuovo
          contratto, ancor più preoccupante diventa un approccio, come quello
          in questione, che, in una logica dal tenore para-aziendale, vuole
          continuare a subordinare gli interessi dei lavoratori a prototipi
          estranei alle effettive ed oggettive esigenze degli stessi, in ogni
          caso, relegandoli a mero ruolo passivo. Pertanto sarebbe utile sapere
          quale è il livello di confronto ad oggi intrapreso su tali percorsi
          ad iniziare con le rappresentanze locali dei lavoratori e chi e come
          dovrà decidere, per esempio, sul peso dei comportamenti in funzione
          dei cosiddetti processi di missione…?
 
       
      Torino 11/05/2004          
      
       
      Esecutivo
      RdB/CUB PI Agenzie Fiscali Piemonte  
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